“Custodirò il suo ricordo per sempre nel mio cuore. Per me è stato e sarà il mio vicino di sogni”. Sono queste le parole commosse ed emozionanti di Claudio Arezzo Trifiletti per la scomparsa dello zio, Gabriele, morto all’età di 73 anni il giorno della festa del papà.
Esponente di un’antica famiglia aristocratica di Ragusa, Gabriele Arezzo Trifiletti, con la sua preziosa collezione ha dato vita al Mudeco, museo del costume, dove ha raccolto per una vita intera, abiti e accessori che racchiudono la storia della moda dal 1200 al 1930.
Ne ha raccolti quasi tremila, la maggior parte dei quali risalgono al periodo compreso tra il Settecento e i primi decenni del Novecento.
“Ho un ricordo dello zio Gabriele, che risale al periodo della mia infanzia – racconta Claudio -. Un giorno andammo a Palazzo Biscari, dove c’erano esposti degli abiti. Ne rimasi subito folgorato, brillavano di luce propria e si sentiva ancora il sudore dei corpi che li avevano indossati. C’era un’eleganza di altri tempi in quegli abiti, c’era suono, melodia. Da bambino viaggiano nel tempo in quei corridoi, e ogni abito raccontava una storia”.
La collezioni più importante dei suoi abiti in Europa per vastità e qualità, solo nel 2015 è stata acquisita dal Comune di Ragusa.
Alcuni pezzi raccontano un’antica e gloriosa storia di moda e uno ha ispirato l’abito indossato da Claudia Cardinale nel ruolo di Angelica nel film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.
A questi abiti è stata assegnata una testimonianza storica, antropologica e culturale sulla moda non solo siciliana.
“Uno degli aspetti più belli di mio zio, erano la sua forza e vitalità, che trovava la massima espressione nel bene comune. Il suo patrimonio e la sua impronta è umana, non si è fatto mai corrompere dal grigio, non è stato mai appariscente ma ha brillato di una luce umile. Basti pensare che è stato direttore dello zoo di Palermo e aveva gli animali più stravaganti. Ricordo che da piccolo, mi faceva giocare con i leoni cuccioli, e a casa aveva anche scimmiette”, conclude Claudio.
Un uomo d’altri tempi, che ha compiuto un atto eroico nel tramandare la memoria di abiti, custoditi con la massima cura.
Amante del bello, amava tanto la tenuta di Martorana, dove si trova la cava più antica, un posto stregato, quasi primitivo, il luogo speciale della sua infanzia.
La collezione di Arezzo di Trifiletti oggi è esposta in alcune sale del castello di Donnafugata, tra Vittoria e Ragusa, e in parte custodita in un magazzino dell’edificio.
L’esposizione ha cercato di ricostruire il rapporto autentico tra il corpo e l’abito indossato con l’obiettivo di scandire i momenti più importanti della evoluzione sociale del costume e delle mode.