Wyeth Lederle Catania: ferma la produzione di pennicillina

Il reparto di produzione di farmaci non penicillinici si ritrova a vivere situazioni complesse con forti rischi, così come affermato dallo stesso Ad, di trasferimenti tecnologici e produttivi presso altri stabilimenti. La situazione dello stabilimento di Catania è aggravata dal fatto che, nella pratica, è in atto un commissariamento da parte della casa madre americana: la presenza di consulenti, dirigenti, legali e ispettori venuti da oltre oceano, creano un clima di tensione tra i lavoratori.
Tutti questi elementi, purtroppo, sono una chiara dimostrazione del fatto che il giudizio delle organizzazioni sindacali si basa su elementi concreti ed invece di assistenza al raggiungimento di soluzioni in grado di sostenere lo sviluppo, l’occupazione e la valorizzazione delle eccellenze, si assiste al consolidamento di scenari preoccupanti e pericolosi.
La forte riduzione dei volumi produttivi, l’attuale mancanza di rilascio del farmaco di punta, il commissariamento di fatto dello stabilimento sono un disimpegno da parte della compagnia, dal nostro territorio. Appare grave, inoltre, che il management aziendale, sebbene caratterizzato da un continuo e costante tourn-over non riesce a governare e ad incidere minimamente sui processi in atto.