Iniziata la 15esima edizione del Festival internazionale di CinemaPoesia “Versi di Luce”. Dal 12 al 17 dicembre sia a Gela sia a Modica sono protagoniste le seguenti location: Aula Magna dell’I.C. San Francesco e Galleria d’Arte Civico 111 per il programma di Gela e Auditorium “P.Floridia”, Palazzo dei Mercedari e Cineteca Modicana per il programma di Modica. Grande quantità di cortometraggi, videoclip, video poesie e lungometraggi arrivati anche per questa edizione da tutto il mondo: Russia, Portogallo, USA, Francia, Germania, Ucraina, Brasile, Finlandia, Slovenia e Canada. Il tema del Festival Versi di Luce 2023 è: “Le città invisibili”, omaggio a Italo Calvino.
“Le città invisibili” è una delle opere più enigmatiche di Calvino. Protagonisti sono Kublai Kan, imperatore dei Tartari, e Marco Polo che gli racconta città del suo impero che lui non vedrà mai e che, d’altro canto, nemmeno esistono come luoghi geografici. Le città diventano allegorie e simboli di tante cose, dai sogni ai ricordi, passando per il desiderio e i segni e mille altre cose. È un viaggio in luoghi figurati, in luoghi interiori. Chi legge può divertirsi a scorrere prima i paragrafi con lo stesso titolo oppure seguire l’ordine consueto, pagina dopo pagina, finendo col trovarsi davanti un labirinto dove pare che i temi e i soggetti si perdano e si ritrovino in un groviglio dove il lettore deve ricombinare le parti. Anche questa è una metafora della vita: tutto ciò che ci accade pare non abbia una fine e, allo stesso modo, ogni capitolo, ogni paragrafo possono essere letti per ultimi e ogni lettore/uomo, in base al modo in cui sceglierà di leggere/vivere, troverà una fine diversa.
Due elementi contraddistinguono la tematica dell’edizione 2023 del Festival, riconducibili alla poetica di Calvino:
1) il caos che caratterizza la realtà: il reale – possiamo vederlo da noi – è un disordinato insieme di persone e situazioni. Marco Polo cerca di dare un ordine a questo caotico succedersi di città e scenari diversi, creandolo nella sua mente e con la sua fantasia;
2) il sogno, la fantasia, le capacità dell’immaginario di figurarsi panorami inesistenti in cui nascondersi o in cui trovare un posto: le città non sono tutte città reali, molte sono città che Polo immagina a partire da quelle che ha concretamente davanti. Un viaggio nella città della memoria o della fantasia è valido quanto un viaggio in un luogo reale.
Un richiamo va fatto alla poetica di Salvatore Quasimodo: nella raccolta “La vita non è sogno” il poeta è volto a un colloquio più aperto con gli uomini, a una maggiore attenzione per la realtà sociale; sente l’impegno, attraverso il “potere” sacro ed eterno della parola poetica, di ricostruire la calpestata dignità umana e contribuire a “rifare” l’uomo.