Mantenere viva la memoria e tenere fede a un desiderio importante: raccontare una storia. Prende le mosse dagli stessi obiettivi di Maria Grazia Cutuli lo spettacolo a lei dedicato. Sarà Valeria Contadino a portare sul palco la voglia della giornalista catanese uccisa nel 2001 in Afghanistan di andare a vedere con i propri occhi il mondo, di raccontarlo. Soprattutto gli scenari di guerra. Dove ciò che di solito si vede o si legge sui media, invece, succede. Lo spettacolo Press Card andrà in scena al teatro Stabile di Catania dal 22 febbraio.
Così la storia della giornalista assassinata durante un attentato a Sarobi diventa un’opera teatrale firmata dallo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri e dall’attrice e drammaturga Luana Rondinelli. Contadino presterà corpo e voce per ricordare una storia tragica e per indurre a riflettere sul mestiere del giornalista.
Ma non sarà solo la tragedia ad animare Press Card: lo spettacolo parte dall’interrogativo su come si raggiunga il sogno di diventare giornalista. Da qui il titolo, che rimanda al tesserino dell’ordine professionale. Dietro ci sono fatiche, ambizioni, rinunce e passioni. Attraverso il racconto della vita e della morte di Maria Grazia Cutuli si ripercorre anche la storia di altre aspiranti inviate di guerra che, in quel contesto storico, non sono riuscite a realizzarsi.
«È un’Antigone siciliana – dice Contadino per descrivere Cutuli – catapultata negli anni ‘90. Un’icona di coraggio che ha avuto il fegato di provocare il potere. Pur sapendo di rischiare grosso, non si è sottratta. Nemmeno così le restituiremo giustizia – conclude l’attrice – ma resta un esempio per chi andrà a raccontare le cose quando e dove accadono».