“La speranza è che finalmente venga data visibilità al profondo cambiamento a cui, con grande dignità, l’Università di Catania sta dando forma”.
Con queste parole il rettore Francesco Priolo ha scandito il momento solenne della dichiarazione di apertura del nuovo anno accademico, il 587° dalla fondazione.
Al suo fianco, sul palco della Chiesa di San Nicolò l’Arena, dove stamattina si è svolta la cerimonia, il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e la senatrice a vita e biologa Elena Cattaneo, con la prorettrice Francesca Longo e numerose dottorande.
“Le crisi locali e globali che il nostro ateneo ha affrontato negli ultimi due anni sono state palestre di rinnovamento e i risultati ottenuti forniscono alla nostra comunità la fiducia per affrontare le sfide con una visione condivisa”.
Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza
Una cerimonia dedicata alle scienziate proprio a pochi giorni della Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza.
Un tema al centro dell’intervento del rettore che ha sottolineato come “nell’accademia è ancora troppo grande la distanza che separa gli uomini dalle donne così come testimoniato dai dati Unesco che mostrano la presenza femminile nei diversi cicli di formazione tra il 44% e il 55% e appena del 33% tra il personale docente e ricercatore”.
Ad applaudirlo il prefetto Maria Carmela Librizzi, il presidente della Regione Nello Musumeci, il questore Vito Calvino, l’arcivescovo Salvatore Gristina, il vicesindaco Roberto Bonaccorsi con l’assessore Barbara Mirabella, e i rappresentanti della magistratura, delle forze armate e delle forze dell’ordine.
In apertura di cerimonia il ministro Maria Cristina Messa ha sottolineato che “le università in tutta Italia, e qui anche, e in Sicilia in particolare, svolgono un ruolo di ‘faro’ nella società”
Particolarmente toccante l’omaggio dedicato a Rita Levi Montalcini nel decennale della sua scomparsa.
Il direttore generale Giovanni La Via ha evidenziato la straordinaria opportunità del Next Generation EU e del Pnrr che vedono il nostro ateneo inserito in numerose proposte progettuali con il coinvolgimento di circa 900 ricercatori e la possibilità di fruire di 40/50 milioni di euro di finanziamenti nei prossimi anni.
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Nel concetto di inclusione sociale verrano potenziate le azioni promosse dal Cinap a supporto degli studenti con forme diverse di disabilità oltre all’accordo quadro con l’Istituto psicoanalitico di ricerche sociali e la collaborazione con la Comunità Sant’Egidio per l’istituzione di un banco alimentare aperto ai più bisognosi.