Università di Catania, un bando sibillino per pochi eletti?

Non medici, ma allievi del Divino Otelma. Ecco quali requisiti dovrebbero avere a Catania per interpretare un bando pubblico a loro rivolto.
Il caso.
Non accenna a placarsi la bufera sull’Ordine dei Medici. Nessun chiarimento risulta pervenuto sul caso sollevato dalla nostra testata relativamente alla Scuola di Formazione di Medicina Generale. Adesso l’attenzione si sposta sull’Università degli Studi di Catania e a un bando sibillino pubblicato sul portale istituzionale d’ateneo il 19 luglio scorso.
Il bando.
È al n.2878, “Copertura di insegnamenti per affidamento o, in subordine, per contratto, presso i Dipartimenti dell’Ateneo e le Strutture didattiche speciali di Siracusa e di Ragusa – A.A. 2018/2019”. Si tratta di un bando per incarichi di professore a contratto destinato all’insegnamento della materia di Medicina di Famiglia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Catania.
Ma non è affatto facile risalire all’oggetto se non accedendo all’allegato.
Ed è anche probabile che, proprio per tali ragioni, il bando possa essere sfuggito agli interessati. O è una “leggerezza” voluta e intenzionale considerato anche il tempo concesso per la presentazione delle istanze di partecipazione? 7 giorni, tanto quanto potrebbero bastare per decifrare il bando stesso.
Nulla di chiaro, di evidente, di trasparente.
Un bando per pochi eletti: perché?
A pensar male – come nostra notoria consuetudine – si potrebbe ipotizzare che il suddetto bando sia stato impostato in questo modo per essere reso noto a qualcuno con l’intento di bruciare l’opportunità ad altri che non sapevano e che difficilmente potrebbero avere compreso il contenuto del bando stesso considerata la presentazione. E vi è regolarità in questa presunta – ma plausibile – procedura?
Ci piacerebbe sapere chi ha gestito la pubblicazione di questo bando e conoscere i nomi dei partecipanti. Solamente in questo modo sarebbe possibile fugare ogni dubbio. Ma soprattutto ci piacerebbe sapere se il Rettore Prof. Francesco Basile sia a conoscenza di tutto questo e quali iniziative intenderà intraprendere per fare luce sulla questione.