L’Associazione studentesca universitaria Nike chiede al rettore e agli organi superiori di posticipare la data per il pagamento della prima rata. L’Unict, per quest’anno accademico impone la scadenza della prima rata il 15 gennaio, una data che cade in piena sessione d’esami. Perché non prorogarla? L’associazione Nike, infatti, chiede al rettore e ai diversi organi accademici di posticipare la scadenza dal 15 gennaio a fine febbraio.
Le motivazioni dell’Associazione
“Per tutta la comunità studentesca si ritiene che tali scadenze possano realmente compromettere la carriera di uno studente: il portale studenti è programmato per bloccare la maggior parte delle azioni qualora si verificasse un ritardo nei pagamenti. Quest’ultimo, infatti, non permette di procedere con la prenotazione degli esami di profitto, né la loro verbalizzazione” sostengono dalla Nike.”Questa modalità di rateizzazione- aggiungono i rappresentanti della lista- crea un effettivo pregiudizio nei confronti di tutta la comunità studentesca e lede il diritto allo studio: un diritto fondamentale che non può essere leso o derogato alla burocrazia interna dell’università di Catania”.
“Noi come studenti, in questo periodo cerchiamo di fare la nostra parte: studiamo, partecipiamo attivamente alla vita universitaria, ci si laurea comunque, basti pensare a tutte le lauree di questo periodo.- dichiara Giuseppe Trovato, coordinatore di associazione Nike- Cerchiamo di costruirci quel futuro che speriamo di raggiungere un po’ tutti. È inaccettabile una tale rateizzazione che inevitabilmente nega un sereno e normale svolgimento delle attività didattiche agli studenti che si trovano già in difficoltà.”
La Nike e tutti i suoi componenti chiedono, di accettare tale richiesta e di posticipare alla fine della prima sessione di esami il pagamento della prima rata.
Si esprime in merito alla questione Damien Bonaccorsi, presidente di Associazione Nike e rappresentante in seno al nucleo di valutazione all’università di Catania: “Mettere in difficoltà gli studenti che già soffrono di problematiche personali e/o economiche, rischiando di negargli – nel caso di ritardo nel pagamento – l’opportunità di sostenere esami o di vanificare gli sforzi fatti per superarli, non credo sia la volontà di nessuno. Gli studenti si stanno impegnando nello studio nonostante il periodo, chiediamo che l’ateneo si impegni a garantire a tutti il diritto allo studio, l’opportunità di portarsi avanti, rinviando questa scadenza alla fine della sessione d’esame.”
G.G.