Comparto scuola: Unicobas indice sciopero generale

Catania – Il sindacalismo di base, UNICOBAS, COBAS, USB, con l’indizione di sciopero generale del comparto scuola, ha messo in discussione le otto deleghe governative in materia di applicazione dei principi generali di dissoluzione della scuola della res publica, così come statuito nella Legge 107/2015.
La scuola pubblica non sarà più la stessa- dichiara F.Tomasello, segr.reg dell’Unicobas Sicilia– chiamata diretta, perdita di titolarità e poteri discrezionali del Dirigente Scolastico, scandalo degli appalti Consip e anomale gestioni ne stanno snaturando il ruolo di Organo Costituzionale.
La situazione del territorio dell’Area Metropolitana di Catania determina il posizionamento del nostro territorio nelle ultime posizioni del sistema d’istruzione del Paese.
Catania ha un tasso di dispersione scolastica del 26% negli istituti tecnici e professionali, del 15% nei licei, NON HA tempo pieno e prolungato (solo il 4% delle scuole di base), ha pochissime sezioni di scuole dell’infanzia ad orario normale (ore 8 – ore 16) e si distingue per il caro affitti degli edifici scolastici della secondaria di secondo grado; di recente, sono stati affittati locali di proprietà di Istituti religiosi per quasi cinquecentomila euro, mentre gli edifici del patrimonio immobiliare scolastico pubblico cadono a pezzi e il 70% degli stabili sono fuori norma. Se a questo si aggiungono le classi pollaio e il mancato diritto allo studio per gli studenti diversamente abili, il declino appare irreversibile.
I servizi di pulizia che determinano la salubrità e la pulizia degli edifici scolastici sono ridotti al lumicino, cosicchè agli operatori ex lsu e dei servizi scolastici integrati, vengono ridotti sempre gli stipendi e gli stessi vengono “deportati” anche a distanza diverse decine di km.
Il sistema degli appalti Consip non funziona.