Si scansiona il Green Pass e puoi accedere al bar per festeggiare con i tuoi amici. Al contrario se non sei vaccinato un buttafuori ti nega l’accesso.
Questo succede nella realtà ma anche nel gioco “The Game” ideato dalla start-up catanese Blaster Foundry, il cui scopo è migliorare i processi comunicativi dei brand attraverso i videogiochi.
La certificazione verde è un tema che divide: malgrado il vaccino sia al momento l’unica arma per combattere il virus, c’è ancora tanta paura in merito all’argomento e chi urla alla “didattura sanitaria”. Sono oltre 8 milioni gli italiani non vaccinati e dunque sprovvisti di Green Pass. Tante le iniziative avviate dal Governo nazionale per incentivare le vaccinazioni. E adesso anche un videogame destinato alle nuove generazioni.
Il primo edugame sul Green Pass in tutto il Sud-Italia
Un omino dovrà superare diversi ostacoli per raggiungere i propri amici al bar: personaggi positivi al Covid o che indossano la mascherina in modo non corretto e persino piccoli coronavirus. Proprio lì chi sarà sprovvisto di Green Pass non potrà festeggiare il successo raggiunto.
«È un meme game che cavalca molto questo trend di comunicazione – ci spiega Francesco Fichera CEO e founder di Blaster Foundry -. Abbiamo voluto creare un gioco che potesse sensibilizzare sul tema della vaccinazioni; chi termina il gioco potrà entrare nel bar per festeggiare scannerizzando il QR Code, mentre per chi non è vaccinato comparirà la scritta “Game Over”. Dunque abbiamo voluto anche un po’ “ironizzare” su questo tema abbastanza caldo negli ultimi mesi».
Il gioco, un platform game, è stato creato in collaborazione con CreationDose, una società impegnata sul campo delle innovazioni nelle comunicazioni tra aziende e nuove generazioni che ha basato la propria digital strategy su social come WhatsApp e Facebook. Così il game si è presentato all’attenzione dei più giovani.
I videogiochi portano con sè anche valori sociali
Diffondere le idee attraverso i videogiochi: la mission di Blaster Foundry ha sempre un occhio attento verso il sociale.
«Non siamo nuovi alla sfumatura sociale dei videogames – sottolinea Fichera- Abbiamo collaborato anche con la Fondazione Èbbene per sensibilizzare sui temi di Prossimità producendo un altro edugame: in quel caso specifico la Fondazione aveva come obiettivo quello di riqualificare un campetto comunale favorendo una maggiore integrazione sociale. Come aziende vogliamo aiutare altri brand a comunicare ed inserirli all’interno di strategie comunicative indirizzate ai giovani della Generazione Z».
Per giocare potete accedere a questo link.