Le storie d’amore dei grandi classici e la tossicità dei rapporti. Sono i temi su cui vuole riflettere Massimo Tuccitto, regista siracusano, con la stagione teatrale Amori tossici. La rassegna prenderà il via al teatro Alfeo di Siracusa a partire dal 9 marzo alle 21.
Si tratta di una rivisitazione e di una rilettura consapevoli dei grandi classici e delle più famose storie romantiche della letteratura. Si parte dall’equivoco su Lolita, la famosa ninfetta di Vladimir Nabokov, per ragionare sui concetti di possesso e violenza. «I dati Istat raccontano che gli omicidi maturati nell’ambito delle relazioni amorose e in famiglia sono al secondo posto nel totale dei delitti – sottolinea Tuccitto – La percentuale delle donne uccise è eclatante: nel 2019, su 139 omicidi, cento sono state le vittime donne. Il mondo della cultura e dell’arte – riflette il regista – non possono e non devono rimanere indifferenti».
Il file rouge dell’intera rassegna teatrale Amori tossici accompagna la riflessione sul retaggio della cultura patriarcale che si cela all’interno di diverse opere classiche. Sentimenti contrastanti, possesso e persecuzioni, secondo il regista, hanno inquinato anche la critica letteraria. Partendo da questa consapevolezza, Tuccitto fa dell’arte e della cultura teatrale strumenti per riflettere sulle questioni di genere e sulla violenza.
Promossa dall’associazione culturale Godot e con la partecipazione del centro antiviolenza Ipazia, la rassegna Amori tossici prenderà il via il 9 marzo con Lolita – la ninfetta, diretta da Massimo Tuccitto. A seguire, il 17 e il 23 marzo sarà la volta di Romeo & Giuliet – u processu e famigghie. Il mio nome è Aretusa andrà in scena il 6, 7 e 20 aprile, con la direzione di Ornella Matranga. Per concludere, il 13, 14 e 21 aprile sarà la volta di Amore Nero con la regia di Giannella D’Izzia.