“Lockdown nei weekend” è la proposta del Comitato tecnico scientifico alla luce dell’andamento della curva epidemiologica nella penisola.
Sopra la testa dello stivale aleggia lo spettro di una zona rossa totale fino ad aprile, anche se il Governo sta valutando misure non troppo limitanti per lunghi periodi ma efficaci. Il sostrato di fondo è impedire una terza ondata (con spargimento di varianti) le indicazioni, però, non sono ancora precise né definite.
La Sicilia, in zona gialla, vanta ottimi dati sia per il numero stabile di positivi che per pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva; tuttavia, le strette arriveranno anche in giallo. I primi ad essere “attenzioni” saranno i rapporti sociali, quindi, bisognerà ridurre i contatti tra le persone per limitare drasticamente le occasioni di contagio e permettere un più agevole cursus di tracciamento.
Linea dura in stile Codogno
Il Cts, inoltre, propone linea dura in stile Codogno per le zone più flagellate dal virus (in zona rossa) e di imporre chiusure nei fine settimana sul modello delle festività natalizie. Lo mettono nero su bianco gli esperti che, riunitisi stamane, hanno stilato alcune proposte per arginare i contagi crescenti e diffusione di varianti. “Velocizzare la trasmissione dei dati per evitare di fare valutazioni su dati vecchi” informano dal Comitato tecnico-scientifico.
Tracciamento rapido
I dati che vengono analizzati, infatti, hanno un gap di ben 2 settimane anche in relazione alle diverse valutazioni regionali. Stime e tempi troppo lunghi per il Covid, serve cambio di rotta. Di fatto: “Ridurre l’incidenza per consentire un rapido contact tracing” rendono noto gli esperti.
Estendere vaccinazioni
“Estendere le vaccinazioni a più persone possibili” questa è un’altra delle indicazioni emersa nel corso della riunione del Cts. La Regione Siciliana ha esteso, in tal senso, la campagna di vaccinazione anche ai medici di famiglia al fine di poter vaccinare quanti più siciliani possibile nel minor tempo pensabile.
G.G.