Strage migranti, il sindaco Bianco proclama lutto cittadino

Ricordato l’incontro dei sindaci con Papa Francesco. “L’Europa ora inizia a muoversi, ma bisogna anche operare in Libia per consentire ai profughi di evitare questi pericolosi viaggi”.
“Catania si appresta a dare accoglienza ai superstiti e pietosa sepoltura alle vittime”.
Con queste parole il sindaco Enzo Bianco ha reso noto che domani mattina attraccherà nel porto cittadino la nave norvegese Siem Pilot al servizio di Frontex, con a bordo i 416 superstiti – tra cui 45 donne e tre minori – soccorsi al largo della Libia dal pattugliatore della Marina Militare italiana Cigala Fulgosi.Sulla nave ci saranno anche le quaranta vittime, tutti uomini, morti soffocati nella stiva per aver inalato gas di scarico.
“Il 21 luglio scorso – ha ricordato Bianco, che è anche presidente del Consiglio nazionale dell’Anci – a nome dei sindaci italiani avevo rinnovato in Vaticano, davanti a Papa Francesco, l’impegno di lavorare per combattere quella tratta di esseri umani che nel Mediterraneo sta mietendo vittime su vittime.
A Bruxelles, come capo della delegazione italiana al Consiglio delle Regioni, ho più volte ricordato l’impegno per l’accoglienza che grava sull’Italia e sui siciliani in particolare, ricordando il rischio sempre più presente di nuove tragedie nel Canale di Sicilia.
Oggi i dati forniti dall’Organizzazione internazionale migrazioni ci parlano di 2.300 persone morte solo quest’anno in quella che viene ormai definita ‘La rotta più letale al mondo’. Dobbiamo riflettere sul fatto che dall’inizio dell’anno sono stati oltre centomila i migranti che hanno attraversato il Canale di Sicilia“.
“L’Europa – ha concluso Bianco – sta cominciando a fare qualcosa per fronteggiare il dramma epocale delle migrazioni dall’Africa, e la presenza di Frontex a Catania ne è la dimostrazione. Ora però occorre muoversi anche a livello politico e diplomatico, lavorando per creare sull’altra sponda del Mediterraneo uffici e azioni concrete per consentire ai rifugiati di non dover affrontare questi rischiosi e tragici viaggi. Anche di questo argomento ho parlato durante una riunione con i sindaci libici svoltasi il mese scorso a Bruxelles e ci si potrebbe attivare coinvolgendoli. Catania sta facendo come sempre la propria parte, ma occorre che tutti si impegnino ancora di più”.