Forme astratte e colori che «rispecchiano l’anima»: Sonja Streck è una pittrice tedesca che vive in Sicilia e che nell’isola ha trovato il luogo ideale per approfondire la sua ricerca artistica. Per raccontare il suo percorso, ospiterà la personale Io sono astrazione ed empatia alla galleria Montevergine artecontemporanea di Ortigia, dal 6 aprile al 4 maggio. A cura di Marilena Vita, il percorso espositivo propone una selezione di opere realizzate dal 2018 a oggi e immagini fotografiche inedite dell’artista.
Nata in una famiglia di creativi vicino Stoccarda, in Germania, Sonja Streck cresce in un ambiente dove impara a dare voce alla sua esigenza di esprimersi con l’arte. Frequenta l’Accademia di belle arti e si avvicina alla pittura, per poi trasferirsi a Zurigo e lavorare nel campo della moda e del design. La sua cifra e il suo linguaggio cambiano quando arriva in Sicilia: nell’isola la sua pittura subisce un processo di trasformazione. Gli elementi figurativi che hanno contraddistinto il suo modo di dipingere diventano forme astratte da colori armoniosi, che conferiscono alla sua arte un’atmosfera onirica.
«Per comprendere meglio la pittura della Streck – scrive Marilena Vita nel testo critico della mostra – è importante capire il contesto in cui si forma l’artista, ma ancora più fondamentale è il viaggio che la porta in Sicilia dove finalmente trova il luogo ideale per approfondire la sua ricerca artistica.
Immersa nella luce e nei colori dell’isola, l’artista da vita a una ricerca in cui segno, colore, superficie vengono usati per raccontare la sua storia, percorso determinante per un nuovo linguaggio pittorico».
Nel suo processo creativo il supporto dell’opera diventa spazio di espressione: che sia legno, cartone o materiale riciclato, l’artista usufruisce degli strumenti a disposizione per manifestare la sua libertà, con lo scopo di creare un dialogo con l’osservatore. «Penso che l’arte non debba essere elitaria, ma sempre accessibile allo spettatore. – Dichiara l’artista – Quest’ultimo non deve sentirsi insicuro come spesso accade con l’arte moderna. Arte e cultura sono fondamentali perché ci fanno capire che il mondo non è solo bianco e nero, ma pieno di meraviglie. Il colore è per me come lo specchio dell’anima. Ci da il tempo per fermarci e liberare la nostra immaginazione».
Durante l’esposizione Sonjia Streck presenterà una performance site specific intitolata Io sono: in scena l’attrice teatrale Alice Ferlito, che interpreterà un testo scritto dall’artista.