Roberta Siragusa, la ragazzina 17enne deceduta lo scorso 23-24 gennaio a Caccamo sarebbe morta per asfissia. A rivelarlo è l’autopsia eseguita sul corpo della giovane che è stata trovata priva di vita in un dirupo con segni di bruciatura sul corpo. L’autopsia, quindi, fa luce sulle effettive cause del decesso: la ragazza sarebbe stata stordita con un colpo alla testa e, successivamente, bruciata mentre era priva di sensi. Il fumo l’avrebbe soffocata.
Roberta colpita alla testa e poi bruciata viva
La ragazza, quindi, sarebbe stata colpita alla testa e poi bruciata viva. Del resto, i fatti sembrano confermalo dato che Roberta è stata trovata con la lingua che usciva dalla bocca. Dato che si riscontra nei casi di strangolamento o nei casi di soffocamento. Nel frattempo, il fidanzato Pietro Morreale, unico indiziato per l’omicidio rimane in carcere. I Carabinieri del Ris, inoltre, hanno trovato nell’auto del 19enne anche tracce ematiche riconducibili alla vittima che sarebbe, quindi, stata stordita dal giovane prima di morire.
G.G.