Dopo due anni lontano dai fedeli, Sant’Antonio di Padova torna ad attraversare le strade di Gravina di Catania.
Terminato lo stato di emergenza, lo scorso marzo i Vescovi siciliani hanno dato il via libera alle processioni che vedono oltre 500 santi protagonisti in tutta l’Isola. Così dopo lo stop dovuto dalla pandemia, l’amministrazione comunale guidata da Massimiliano Giammusso e la parrocchia S. Antonio di Padova hanno lavorato in sinergia per restituire ai fedeli la tradizionale festa di grande valore socio-culturale.
I festeggiamenti hanno preso vita il 6 giugno con l’uscita del cereo di Sant’Antonio. Attesa la processione del fercolo che proprio ieri, lunedì 13 giugno, ha percorso le vie principali del comune etneo. Tanti i gravinesi presenti, alcuni indossando anche il tradizionale saio bianco, che hanno seguito fino al rientro nella Chiesa Madre il Santo Patrono, accompagnato da uno strabiliante spettacolo pirotecnico.
La comunità saluterà Sant’Antonio domenica 26 giugno con una piccola processione che chiuderà i festeggiamenti.
«Una storia di Fede e Devozione, una città intera che si stringe attorno al proprio Santo protettore – sottolinea il primo cittadino -. Abbiamo attraversato due terribili anni, segnati dalla pandemia e da limitazioni che non avremmo mai pensato di subire. Limitazioni che non ci hanno concesso di vivere appieno le celebrazioni dedicate al nostro Antonio. Ma il nostro Santo ci è rimasto a fianco. Ci ha guidato e protetto in questo periodo difficilé non solo per la nostra città, anch’essa segnata da lutti e dolori, ma per il mondo intero».
«Solo il grande amore dei Gravinesi per il Santo di Padova ha consentito di proseguire irti e le tradizioni che il nostro popolo sente e trasmette di generazione in generazione, dedicandosi in questi ultimi due anni specialmente all’elemento sacro e spirituale della devozione della nostra comunità», conclude Massimiliano Giammusso.