Richiesto il rinvio a giudizio per 11 consiglieri comunali di Acicatena

Sono 11 le richieste di rinvio a giudizio fatte dalla Procura per i consiglieri del comune di Acicatena.
Si tratta di:
Aleo Giuseppe – 6 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 518, 70 euro
Citraro Luigi: 3 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 259,35 euro
Gracagnolo Luca: 29 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 1296,75 euro
Leonardi Salvatore: 1 episodi0 di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 51,90 euro
Sapuppo Venerando: 16 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 829,92 euro
Sorbello Giuseppe: 21 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 881,79 euro
Sorbello Rosario: 4 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 51,87 euro
Urso Giuseppe: 8 diversi episodi di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con altri e il reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 414,96 euro
Grasso Giovanni: 1 episodio di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
Sciacca Giuseppe: reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 259,35 euro
Puglisi Michele: reato di truffa in danno dello Stato per la somma totale di 311,22 euro
Le indagini traevano spunto dall’esposto del senatoredel M5S Michele Giarrusso, nel quale si segnalava la presenza dei consiglieri in più sedute in contemporanea delle commissioni consiliari. Gli attiperò sequestrati dalla polizia giudiziaria in seguito, segnavano evidenti e gravissime difformità dall’esposto presentato.
Venivano quindi sequestrati i verbali originali delle sedute e gli hard disk. Dall’analisi venivano registrate diversecondotte fraudolente, come file alterati poco prima del sequestro.