Una nuova vita attende le terre confiscate alla mafie che saranno affidate, ad appena un mese dalla pubblicazione del bando del Comune di Catania a evidenza pubblica, in comodato d’uso gratuito per sei anni, rinnovabili, ad associazioni per scopi sociali.
I quattro lotti di vasti terreni agricoli, situati nella piana di Catania, coprono circa 30 ettari. Due lotti riguardano agrumeti in contrada Jungetto, altri due, invece, riguardano terreni seminativi nella contrada Aragona-Caldara.
Il primo progetto aggiudicatario è “Agrumeto Girolamo Rosano – Terre confiscate alla mafia”, presentato per i lotti 1 e 2, 5 ettari e mezzo complessivi, a ridosso del carcere di Bicocca, confiscato a cosche criminali.”
Il progetto di gestione è promosso da AIAB Sicilia (Associazione italiana agricoltura biologica), insieme a una rete di sostegno composta da I Siciliani giovani, Arci Catania, ASAEC Associazione antiestorsione Libero Grassi, Cooperativa Sociale Sud Sud. Il secondo progetto ammesso alla gestione per i lotti 3 e 4 è “Terre di Soumaila – confiscate alla mafia”, presentato dall’associazione Cento Passi Ancora, insieme a una rete di sostegno composta da Rete per la Terra e Altragricoltura. Si tratta di circa 25 ettari di terreno seminativo pianeggiante a ridosso del MAAS.
«Un ulteriore importantissimo passo in avanti, che consentirà di valorizzare terreni agricoli che produrranno, da destinare a scopi sociali. Non sfugge l’alto valore anche simbolico e pedagogico che questo rappresenta per le istituzioni; Catania ha subito troppi danni dalla mafia – sottolinea il sindaco Salvo Pogliese – e, questi altri quattro beni immobili agricoli assegnati, sono anche un concreto segnale di sostegno alle organizzazioni sociali che vogliono proficuamente gestire queste spazi, che da fonti di reddito per le cosche mafiose, diventano strumenti di valorizzazione del lavoro della terra. In tempi record abbiamo completato anche questa nuova procedura di assegnazione in maniera rapida e trasparente di beni confiscati e per questo, ha aggiunto il primo cittadino, ringrazio l’assessore Michele Cristaldi, a cui, nei mesi scorsi, ho affidato la delega dei beni confiscati alla mafia, per accelerare, come in effetti sta avvenendo, sulla concessione degli immobili, dapprima in mano ai mafiosi, adesso restituiti alla collettività”
All’affidamento di beni confiscati alla criminalità organizzata, per almeno sei anni, possono concorrere comunità anche giovanili, organizzazioni di volontariato, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, nonché, associazioni di protezione ambientale riconosciute.
E.G.