Processo d’appello per il Mulino Santa Lucia
Il processo d’appello è stato rinviato al 29 gennaio per questioni legate alla composizione del collegio giudicante della seconda sezione della Corte d’Appello di Catania
Dopo un primo rinvio, stamane, in Corte d’Appello, è previsto l’avvio del processo di secondo grado cosidetto del “Mulino S. Lucia”, il grande centro direzionale e commerciale del gruppo Caltagirone. In primo grado, nel maggio del 2003, tutti gli imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”- dai giudici della terza sezione penale del tribunale per l’accusa di abuso d’ufficio. La Procura ha presentato appello.
Cinque gli assolti in primo grado: Giovanni Beneduci, amministratore della Acqua Marcia holding spa; Giovanni Cervi, amministratore della Grand Hotel Bellini; Maurizio Pennesi amministratore della Italgestioni; l’allora avvocato capo del Comune, Mario Arena, in qualità della componente la commissione edilizia; e Vito Padalino funzionario in pensione dell’ufficio urbanistico del Comune. A Beneduci, Cervi, Padalino e Pennesi era contestata anche la lottizzazione abusiva.
L’immobile, un grande centro direzionale e commerciale del gruppo Caltagirone, che dovrebbe ospitare uffici e negozi, secondo l’accusa poteva avere un uso soltanto industriale, portuale e ferroviario. Secondo la Procura sull’ex Mulino Santa Lucia sarebbe stata compiuta un’operazione non conforme agli indici urbanistici del Piano regolatore generale di Catania.
Invece, in primo grado sono cadute le accuse di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva ed è stato disposto il dissequestrato l’immobile.
Al di là del dato giudiziario, resta la domanda sul “gigante” posto davanti al Porto: che ne sarà? Dopo anni di sequestro e i danneggiamenti subiti, che cosa accadrà?