Presidenza del consiglio comunale di Catania, totonomi

Da giorni ormai non si parla d’altro: chi sarà il presidente del consiglio comunale di Catania? Tra il ciarlare e i bisbigli, sotto l’ombrellone sono i nomi di Giuseppe Castiglione e Manfredi Zammataro a farsi largo tra i papabili allo scranno più prestigioso del Senato cittadino.
Giuseppe Castiglione o Manfredi Zammataro?
Giuseppe Castiglione.
Classe 1979. Già capogruppo di Grande Catania e presidente della Commissione Viabilità durante la scorsa consiliatura, viene rieletto con 796 voti alle amministrative 2018. La lista di estrazione lombardiana alle elezioni del 2013 era a sostegno del sindaco Enzo Bianco e infatti, a furor di popolo, stizzì in campagna elettorale l’hashtag che accompagnava sui social la pubblicazione dei santini di Castiglione: #semprecoerenti.
Le perfide malelingue etnee non hanno poi nemmeno dimenticato l’incarico ottenuto dalla madre di Castiglione. A Grazia Bartilotta, il sindaco Enzo Bianco conferì – in modo opinabile per la sua opposizione – l’incarico di Dirigente P.O. “Sviluppo e Promozione Turistica”.
Tuttavia, Grande Catania e Raffaele Lombardo – che, come già ribadito in questi anfratti, con la sua ombra garantisce la vittoria a chi sostiene – hanno avuto un ruolo centrale una manciata di mesi fa per l’elezione schiacciante di Salvo Pogliese. Con la scelta di Giuseppe Castiglione perciò il primo cittadino conferirebbe onore al merito guadagnato in campo.
Manfredi Zammataro.
Poco più che trentenne, Manfredi Zammataro è alla seconda esperienza in consiglio comunale. Il giovane e brillante avvocato ha comunque tutte le carte in regola per ricoprire il prestigioso incarico, a partire dalle sue caratteristiche caratteriali e di formazione. Riservato, assennato, preparato ed equo.
Eletto con 675 voti nella lista di Diventerà Bellissima del Presidente Nello Musumeci. È uomo di fiducia di Ruggero Razza e sotto l’egida del sen. Raffaele Stancanelli al quale il sindaco Salvo Pogliese deve molto.
Chi la spunterà tra i due? Certo è che quella che si presenta è una bella gatta da pelare per Pogliese perché entrambe le scelte indirizzeranno a nuovi equilibri nella politica di centrodestra a Catania.