La Prefettura di Catania emette 10-11 misure interdittive antimafia per soggetti e imprese di diversi settori.
Tra i destinatari del provvedimento giudiziario anche un “paninaro” che aveva una ditta individuale impegnata nella vendita di panini, segnalato come vicino a un clan della mafia catanese. Sull’uomo, adesso, pende il reato di “favoreggiamento reale” nei confronti di alcuni esponenti di spicco del clan catanese Santapaola-Ercolano. Il proprietario della ditta sarebbe, infatti, accusato di aver favorito gli interessi e gli affari della cosca mafiosa. Lo stesso si sarebbe reso, altresì, disponibile a svolgere un ruolo di natura fiduciaria, avendo in cambio “protezione” da parte del clan. Ma l’uomo non è l’unico che rientra nel mirino degli indagati. Sono altri 9-10 i provvedimenti attuati a seguito di richieste da Enti locali e Uffici che rilasciavano titoli autorizzativi o abilitativi. Molti, infatti, i soggetti che risultavano esclusi o decaduti dal diritto di ottenere licenze, autorizzazioni, concessioni e anche divieti per concludere contratti pubblici di lavori, servizi, forniture.
Interdittiva per società operante nello smaltimento dei rifiuti
Un’altra interdittiva ha riguardato una società operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. La ditta, infatti, a seguito di un ispezione antimafia effettuata nel 2019 e da approfondimenti informativi risulta macchiata di “violazione di reati ambientali” e “sussistenza di contiguità e vicinanza con consorterie mafiose”. La società è attualmente sottoposta ad amministrazione giudiziaria.
G.G.