Pompei svela le sue bellezze: trovato intatto un termopolio

Pompei continua a svelare le sue bellezze: rinvenuto un termopolio intatto e ricoperto di affreschi in una zona del sito archeologico. Si tratta di un grande bancone dove erano incassate anfore di terracotta adibite alla conservazione delle vivande.
Termopolio, bancone per lo Street Food al tempo dei Romani
Il termine “Thermopolium“, che deriva dal greco, è l’unione delle parole “caldo” e “vendere“, quindi, siamo davanti ad una lastra dove veniva servito il cibo dell’osteria, infatti, l’oggetto è stato rinvenuto all’interno di una bottega nella Regio V. È risaputo che nel mondo romano, e Pompei ci ha dato diverse testimonianze in tal senso, lo Street Food esisteva. Il Termopolio altro non è che un bancone simile a quello degli attuali bar. La città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C ci aveva già fornito altri termopolii, circa un ottantina, ma non in condizioni eccellenti come in questo caso.
“Eccezionalità delle decorazioni”
Il Termopolio rinvenuto, infatti, consta di un affresco raffigurante la Nereide a cavallo e decorazioni di nature morte, rinvenimenti di resti alimentari e resti organici quali ossa di animali e vittime dell’eruzione. “L’impianto commerciale era già stato indagato solo in parte nel 2019 durante gli interventi del Grande Progetto Pompei. Considerate, però, l’eccezionalità delle decorazioni e al fine di restituire la completa configurazione del locale, ubicato nello slargo all’ incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, si è deciso estendere il progetto e di portare a termine lo scavo dell’intero ambiente” si legge nella pagina Facebook Pompeii- Parco Archeologico.
“Nella piazza antistante al termopolio emerse una cisterna, una fontana e una torre piezometrica”
“Testimonianza della vita quotidiana”
