Politica catanese, ampio spazio all’immaginazione

Profondi silenzi e bocche serrate lasciano spazio solo all’immaginazione. La politica catanese sta vivendo un momento di calma statica apparente: la realtà è ben diversa da come sembra. I più frettolosi fremono per conoscere la composizione della giunta di Salvo Pogliese. I più lungimiranti sono già proiettati verso il domani.
Governo cittadino.
Cresce l’attesa di conoscere la rosa dei nomi che affiancheranno Salvo Pogliese in questa avventura. Sono trascorsi già 25 giorni dalle amministrative che hanno portato alla vittoria schiacchiante dell’area di centrodestra e dalla segreteria di Forza Italia ci assicurano che manca davvero poco. Non trapelano altri nomi fuorché quelli degli assessori designati già noti. Sergio Parisi allo Sport e Mare, Ludovico Balsamo al Commercio, Fabio Cantarella con molta probabilità riceverà la delega alla viabilità e sicurezza e Roberto Bonaccorsi al Bilancio. Si vociferava che a Cantarella potesse andare anche la vicesindacatura. Considerati i risultati della Lega però, si è fatta strada l’ipotesi di Bonaccorsi. E se Pogliese sorprendesse tutti con un clamoroso colpo di scena? Una possibilità da considerare e da tenere in conto. Alla fin fine, è sempre una scelta politica.
Raffaele Lombardo, vincitore morale.
Al di là delle critiche soggettive, lui è il vero stratega della politica locale e regionale. E da lui dipendono tutte le competizioni elettorali. Dove c’è lui, si vince. Sempre. Questo è un dato di fatto di cui anche il neosindaco di Catania dovrebbe prendere atto e non solo nella ripartizione degli assessorati a Grande Catania. Con l’8,38% delle preferenze, la lista lombardiana è stata determinante per l’esito delle amministrative.
E a sinistra?
A sinistra si guarda con lungimiranza il futuro ancora incerto e si prova a mettere insieme i pezzi di quel che rimane dal post renzismo. Sarà difficile, ma i risultati alle scorse amministrative lasciano ben sperare i più temerari che qualche successo lo hanno ottenuto anche grazie alle liste civiche, più trasversali e meno ideologiche.
A Catania è proprio dall’ambiente civico politicamente orientato a sinistra che si mormora il nome di Angelo Villari quale possibile candidato alla presidenza della Provincia. Contattato telefonicamente, l’ex assessore alle politiche sociali smentisce, ma gli fa piacere apprendere degli attestati di stima ricevuti.
La politica si fa però con i numeri. L’area di sinistra sarebbe pronta al grande salto?
Verso le elezioni provinciali.
Le elezioni provinciali rappresentano per i superstiti di sinistra un bel banco di prova, ma necessario dovrebbe poi essere l’impegno delle realtà della società civile e gli orfani politici. Tra questi ultimi, le anime di sinistra affascinate dal civismo grillino, poi deluse dall’accordo M5S – Lega e dalle scelte di governo più estremiste e destrorse. D’altra parte, il M5S trovandosi da sempre contrario alle Province, non ha mai partecipato a questa competizione. Anzi, ha espulso chi aveva osato anche solo pensare di partecipare! Quindi, teoricamente, si tratterebbe di una competizione dicotomica. O, se volete, di un braccio di ferro tra destra e sinistra. O si prevede una deroga? Sarebbe sconcertante per chi è stato espulso per chi la richiedeva.