Pantelleria, un’isola siciliana, inserita dal Time tra i 50 luoghi più belli del mondo: “Paradiso naturale tutto l’anno”.
L’isola è inserita nella classifica sui posti più belli del mondo da visitare nel 2023, tra terme, orchidee e mare cristallino.
Il Time definisce l’isola un “idillio naturale tutto l’anno”. «Le persone fanno il bagno nella calda acqua termale del mare come hanno fatto per secoli – si legge nell’articolo a firma di Julia Buckley – Vivere in dammusi (bungalow a cupola bianca di ispirazione nordafricana) e coltivare l’uva zibibbo , che si pensa sia stata portata dall’Egitto dai precedenti residenti arabi».
«Oltre l’80% dell’isola costituisce il più nuovo parco nazionale italiano – racconta Julia Buckley – il Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, inaugurato nel 2016. Il primo direttore del parco, arrivato nel 2021, ha portato con sé il cambiamento. Il parco sta dolcemente trasformando Pantelleria da una destinazione balneare estiva a un idillio naturale tutto l’anno, dove la macchia mediterranea lascia il posto alle orchidee e ai corbezzoli e la calda nebbia si diffonde dai fianchi delle montagne. Trekking, archeologia, le terme naturali e la sua gastronomia d’eccezione fanno dell’isola “Specchio di Venere” una meta da visitare tutto l’anno, non solo d’estate».
Pantelleria (Pantiḍḍrarìa in siciliano) è un comune italiano di 7.327 abitanti. Il porto dell’isola permette il collegamento regolare con il porto di Trapani. È dotata di un aeroporto ed è collegata all’Italia continentale con voli di linea.
Pantelleria, dalla Preistoria all’Età contemporanea:
L’isola è stata sicuramente frequentata sin dal Neolitico, come dimostrano i rinvenimenti della sua caratteristica ossidiana in tutto il bacino del Mediterraneo occidentale. Per quanto noto ad oggi, il più antico stanziamento è il villaggio fortificato con mura ciclopiche di Mursìa, dell’età del Bronzo, databile ad un periodo compreso tra il XXII e il XV secolo a.C., di cui sono note numerose capanne, le più antiche delle quali dalla curiosa planimetria che ricorda lo scafo di un’imbarcazione, ed un imponente muro di fortificazione, tra i meglio conservati del Mediterraneo preistorico, il quale, spesso circa 10 metri e alto almeno altrettanto, circonda l’insediamento sul suo lato est per una lunghezza di 300 metri.
Assai caratteristiche sono anche le tombe, dette “sesi”, delle quali sopravvive un centinaio di esemplari sparsi nell’aspra contrada Cimillia che forma il retroterra orientale dell’abitato. I sesi sono costruzioni in pietra lavica murata a secco, a pianta circolare con spiccato emisferico o troncoconico, talora a gradoni. Al loro interno si cela un numero variabile di celle (da due a dodici) a cui si accede da uno stretto e basso cunicolo.
Saccheggiata in seguito dagli Arabi a partire dal 700. Agli Arabi si attribuisce per tradizione l’arrivo di gran parte degli elementi caratteristici del suo attuale paesaggio, tra i quali “i dammusi”.
Negli anni ’30 l’isola è fortificata per diretta volontà di Mussolini, tra le opere più importanti realizzate negli anni dal 1937 al 1939. Durante la seconda guerra mondiale nelle acque di Pantelleria si verificò uno dei due scontri della battaglia di mezzo giugno.
Nel 1943 la conquista di Pantelleria, ritenuta di importanza strategica dalle truppe alleate che si preparavano ad invadere la Sicilia, tanto che l‘isola è pesantemente bombardata dal mare e dal cielo, per preparare lo sbarco delle truppe, nell’ambito di un’operazione anfibia chiamata “Operazione Corkscrew”.
Arte e monumenti:
A causa della radicale distruzione del suo capoluogo durante i bombardamenti anglo-americani, molti edifici storici sono stati distrutti. L’unica eccezione è “il castello Barbacane”, un severo maniero di aspetto rinascimentale, cui si unisce una torre quadrata. Nel 1488, il castello di Pantelleria aveva quattro torri, le quali erano molto alte e sottili ed era molto angusto, pertanto l’isola si poteva considerare priva di difese. Da qualche anno è sede di museo, dove sono custodite le teste di Pantelleria.
Sull’isola vi sono numerose chiesette, quasi sempre costruite con il medesimo aspetto dei caratteristici dammusi locali, che rappresentano la vera specialità architettonica di Pantelleria. Le principali opere d’arte di arredo mobile si trovano nel “Santuario della Margana”, dove è possibile ammirare un pregevole crocifisso ligneo di scuola siciliana e una icona di aspetto bizantino, ma più volte ridipinta, raffigurante la Vergine che allatta il Bambino. Si può considerare un capolavoro dell’architettura moderna, per tanti aspetti unico nel suo genere, il gigantesco hangar sotterraneo di Pierluigi Nervi, ancora oggi usato per scopi militari.
A Pantelleria è stato girato nell’estate del 2014 il film “A Bigger Splash”, di Luca Guadagnino, uscito nelle sale nel 2015.