Osterie 2021 by Slow Food: le new entry siciliane nella guida

Un mano forte e vigorosa si tende nei confronti dei ristoratori da parte di Slow Food. Nell’anno in cui il settore si annovera tra i più colpiti, la realizzazione della “Guida alle Osterie 2021” assume un valore aggiunto.
Spariscono le “chiocciole”, il segno distintivo Slow Food che risaltano le eccellenze, e i criteri qualitativi che eliminano un nome dalla guida, affidandosi solo ad un cambiamento di gestione o ad una triste chiusura. Obiettivo comune è quello di sostenere il settore: la scintilla di speranza che serve per andare avanti e tornare a regalare un’emozione di gusto ai clienti.
Ma non solo: al fine di promuovere le eccellenza del territorio, la guida Slow Food riporta anche le cantine e dove assaporare il sapore deciso dell’olio extravergine.
New Entry siciliane: dalla cucina pop alle panelle
Alle già 24 realtà presenti in “Osterie d’Italia 2021” si aggiungono:
- Le Boccerie: l’esperienza dello chef Alessandro Ravanà -cuoco di mare e di terra- che predilige i prodotti tipici di Agrigento tra pizze e cous cous.
- Tipico: a Ragusa prodotti di nicchia si sposano con le eccellenze del territorio per un concept fresco ed innovativo per un’esperienza “tipica” ma non troppo!
- Dispensa: bottega, bistrot, cantina e trattoria. Questo è Dispensa, progetto contemporaneo dello chef Giuseppe Costa, una stella Michelin, situato a Palermo. Una cucina pop dove il cliente sceglie dal bancone cosa gusterà magari accompagnato da un buon drink.
- Giannavì: nel cuore degli Iblei, l’azienda agricola di Palazzolo Acreide propone eccellenti prodotti di produzione propria: la Salsiccia Tradizionale di Palazzolo Acreide prodotta nella masseria è Presidio Slow Food
- Donna Sasà: bastano cose e semplici parole. Alcuni definisco le panelle di Donna Sasà a Termini Imarese “le più buone che abbia mai mangiato”.
E.G.