Un’ulteriore proroga per le concessioni di suolo pubblico arriva dall’amministrazione comunale.
La giunta presieduta dal sindaco facente funzioni Bonaccorsi ha autorizzato una proroga per il rilascio delle concessioni di suolo pubblico fino al 30 giugno 2022.
Era dello scorso martedì la decisione del consiglio comunale di prorogare le concessioni che dovevano scadere il 30 aprile al 30 maggio. Un’ulteriore slittamento è dunque arrivato per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto e dehors e questa volta fino al 30 giugno 2022.
«Tenuto conto della crisi economica che gli operatori del settore della ristorazione subiscono -ha spiegato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi- abbiamo ritenuto di soprassedere temporaneamente alle ragioni di urgenza che avevamo dato all’approvazione della delibera consiliare di portata storica come le occupazioni di suolo pubblico. Prorogando di due mesi il termine di rinnovo daremo il tempo necessario al consiglio di approfondire ed eventualmente modificare l’atto regolamentare che punta a una razionalizzazione delle occupazioni di suolo pubblico per gli esercizi commerciali».
Il protocollo d’intesa con Fipe
Altra importante iniziativa riguarda invece il protocollo d’intesa firmato da Roberto Bonaccorsi con Confcommercio tramite la Fipe. Ai titolari di attività economiche che vogliono rinnovare la concessione di suolo pubblico è stata data la possibilità di avvalersi di un termine di almeno 48 mesi per regolarizzare la posizione tributaria. Confermata inoltre la possibilità di usufruire degli spazi di suolo pubblico utilizzati nell’anno 2021.
Il Comune di Catania s’impegna a considerare assolto il requisito della “regolarità” del pagamento dei tributi locali” agli esercenti titolari di concessioni di suolo pubblico in fase di rinnovo. Sarà garantita la rateizzazione in 48 mesi dell’eventuale debito tributario nei confronti del Comune di Catania. Ciò avvalendosi del regolamento per l’applicazione del ravvedimento operoso, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 29 Marzo 2019, recependo la proposta avanzata dai titolari delle attività produttive.
L’Amministrazione Comunale, infine, ha recepito un’altra proposta dei rappresentanti dei commercianti. Ha autorizzato gli esercenti a fruire, fino al 31 ottobre 2022, degli stessi spazi di suolo pubblico concessi lo scorso anno.
L’indignazione delle associazioni di categoria
Il protocollo d’intesa firmato da Bonaccorsi con la Fipe ha indignato però alcuni rappresentanti della categoria. Alcune associazioni di categoria infatti si sono sentite escluse e non prese in considerazione nonostante il loro impegno e lavoro di questi mesi. La nota di indignazione arriva da Roberto Tudisco, presidente provinciale Catania di Mio Italia e dal vice presidente di Confesercenti Francesco Musumeci:
«E’ semplicemente scandaloso il comportamento del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi che ha firmato un protocollo d’intesa con Fipe Confcommercio escludendo tutte le altre associazioni di categoria. Noi di “Mio Italia” siamo fortemente indignati per un atteggiamento assolutamente inspiegabile che non vuole considerare i mesi di lavoro sinergico con le commissioni consiliari all’Urbanistica e al Commercio oltre agli stessi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Dopo mesi di dibattiti e riunioni pubbliche con Confesercenti e il CNA abbiamo chiesto, insieme al presidente della commissione all’Urbanistica Zammataro, di eliminare la normativa sulle tasse comunali applicate al ricatto del suolo pubblico. Oggi dobbiamo assistere ad un accordo che il comune firma con un’associazione di categoria-che ti chiede una rateizzazione di appena 48 mesi- bypassando tutte le nostre richieste di incontri? Ma siamo seri? Il sindaco facente funzione non può decidere con una sola associazione di categoria una questione che riguarda tutti noi. Una presa di posizione condivisa anche dallo stesso consigliere comunale e presidente della commissione all’Urbanistica Manfredi Zammataro, oltre all’intero consiglio comunale. Siamo stati promotori di moltissime iniziative e adesso non veniamo nemmeno invitati ma questo ci è dovuto. Si tratta di un affronto nei confronti delle altre associazioni come MIO Italia, Confesercenti e CNA e anche contro i dettami basilari della democrazia».