Si espande sempre più il raggio di azione del Green Pass. L’obbligo di certificazione verde in vigore dal 15 ottobre per tutti i lavoratori include anche i percettori di Reddito di Cittadinanza.
La notizia trapelata negli ultimi giorni aveva provocato il caos tra i cittadini che ricevono l’assegno: il timore era quello di perdere un contributo fondamentale per molte famiglie. Timore che trova delle fondamenta così come chiarito da una nota del Ministero del Lavoro: «Al fine di tutelare la salute pubblica, in merito all’obbligo di green pass si richiede ai partecipanti ai PUC di attenersi alle regole che si applicano al personale dei soggetti ospitanti il PUC ovvero per l’accesso alle relative strutture».
La partecipazione ai Puc (Progetti Utili alla Collettività) che si svolgono nei Comuni di residenza per 8 ore al giorno è obbligatoria per i percettori di RdC. Considerati come “luogo di lavoro” e sottoposti a regolamentazione per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché oggetto di norme anti-Covid, per parteciparvi si ritiene dunque necessario il Green Pass.
Un solo giorno di assenza basta per perdere il sussidio
Il Governo sulla questione è stato severissimo. Basterà un solo giorno di assenza ritenuta ingiustificata per far decadere il Reddito di Cittadinanza.
«Nel caso in cui i beneficiari RdC non possiedano il Green Pass al momento dell’accesso alla struttura pubblica ove si svolge il PUC, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, saranno considerati assenti ingiustificati – sottolinea la nota – fino alla presentazione della predetta certificazione. […] Analoghe considerazioni si estendono ai PUC che si svolgono presso Istituti scolastici».
Come arginare l’ostacolo? Una soluzione c’è ed è suggerita dal Ministero del Lavoro: i beneficiari che non intendono dotarsi della certificazione verde potranno rinunciare al RdC al fine di evitarne la decadenza. La nuova domanda potrà essere presentata solo dopo il decorrere di 18 mesi.
Il Decreto Legge n.127 del 21 settembre 2021 dispone infatti l’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori fino al 31 dicembre. Il recente aumento dei casi, però, non fa ben sperare. Inizia ad essere sempre più concreta la possibilità che il Governo proroghi lo stato di emergenza fino al 2022.
Se così fosse, i percettori di RdC no vax dovranno salutare ben presto i fondi che lo stato eroga loro.