Nivarata premiami la granita della Zia Tanina altro che Messico
Io lo so dove fanno la granita migliore di tutta Catania e provincia. Nomino e premio la Zia Tanina di Santa Maria La Scala.
Chi non la conosce, è un’istituzione dell’acese. Appena svoltato il curvone (della morte) giungi all’ingresso della romantica Santa Maria La Scala, sulla destra i tendoni a striscioni bianchi e rossi sono abbassati e indicano la presenza della trattoria “la Timpa” della reverendissima Celestino Gaetana e figli.
Tutta Santa Maria La Scala è animata dalle voci concitate provenienti dal locale. A zà Tanina gestisce insieme ai suoi tanti figli la sua attività e lo fa nella maniera più siciliana che ci sia, con spontaneità mediterranea oserei dire. I clienti entrati dentro, vengono vorticosamente trascinati nelle questioni familiari e tra una parola e l’altra si ordina o per colazione o per pranzo. Fuori i tavoli di plastica fanno molto anni ’80, un recinto di piante ci separa dalla strada, la biancheria della Zà Tanina è stesa fuori tra quelle stesse piante e l’ambiente è vero e senza artifizi come la granita che mangio.
Mentre al di sopra della maestosa Timpa acitana maestri gelatai sono all’opera per la Nivarata io gusto la mia fantastica granita, fragola e macedonia, se voglio, posso intingere un panino ma io preferisco la cara e vecchia brioche. Nessun gusto alternativo o sperimentale.
Al festival della granita quest’anno partecipa tra gli altri Città del Messico, chissà, forse vincerà anche. Io piuttosto penso che i messicani dovrebbero a venire ad Acireale a gustare la granita della Zia Tanina