Una strage, che conta ben 2.932 morti nei capoluoghi di provincia negli ultimi cinque anni, mitigata dall’introduzione del reato di omicidio stradale. È quanto emerge dal dossier elaborato dall’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, sui dati forniti dalle polizie locali. I numeri, disaggregati per regioni, per province e per città, indicano anche in 1.020 i pedoni falciati dagli automobilisti, in 241 i morti fra i ciclisti e in 101 le vittime fra i giovani minorenni.
Scendendo più in particolare – e tenendo conto del fatto che per alcune regioni mancano i dati di qualche capoluogo di provincia – la regione con il più alto numero registrato di vittime stradali è il Lazio con 638 morti, seguita in questa triste classifica dall’Emilia-Romagna con 383, dalla Lombardia con 353, dalla Sicilia con 292, dalla Toscana con 225, dal Piemonte con 169, dal Veneto con 162, dalla Campania con 158, dalla Puglia con 123, dalla Liguria con 122, dalla Sardegna con 63, dalle Marche con 57, dal Friuli-Venezia Giulia con 45, dall’Umbria con 43, dall’Abruzzo con 36, dalla Calabria con 29, dal Trentino-Alto Adige con 22, dalla Basilicata con 7, dal Molise con 4 e dalla Val d’Aosta con una sola vittima.
Catania è vicina alle 90 vittime
Per quanto riguarda invece le dieci maggiori città italiane, Roma è in testa nel numero di vittime per incidenti stradali con 635 morti seguita nell’ordine da Milano con 201, Napoli con 138, Palermo con 130, Torino con 129, Genova con 99, Catania con 89, Bologna con 73, Firenze con 47 e Bari con 41 morti.
Da quando è stato introdotto in Italia il reato di omicidio stradale e dunque nel quinquennio che va dal marzo del 2016 al marzo del 2021, sono stati 2.837 gli incidenti mortali nelle città capoluogo di regione e di provincia, che hanno causato le 2.932 vittime, per le quali sono 2.455 gli indagati.
Dalla documentazione, emerge anche che in questi cinque anni, sono stati 306.746 gli incidenti con feriti; nello stesso periodo i pedoni deceduti sono stati 1.014, mentre 232 sono i ciclisti morti in incidenti stradali. Rispetto al precedente lustro 2011-2015, nelle grandi aree urbane è sceso nettamente il numero dei sinistri mortali, passando da 2.129 a 1.718.
E.G.