No a località “privilegiate” nella battaglia contro il virus: arriva il tanto temuto scontro tra i governatori delle Isola ed i presidenti delle Regioni italiane.
La scorsa settimana, infatti, Sardegna e Sicilia si appellavano al governo Draghi per accelerare la campagna vaccinale al fine di immunizzare le Isole e far ripartire al più presto il turismo:« “Chiediamo la condizione di insularità -si legge in una nota congiunta- che limita i punti d’accesso a porti e aeroporti, rende più semplice il controllo sanitario. Se procediamo rapidamente alla vaccinazione dell’intera popolazione, potremo ospitare in piena sicurezza i turisti aprendo veri e propri corridoi preferenziali verso paesi e regioni che hanno già completato l’immunizzazione o utilizzando il modello dei voli e delle navi “Covid-tested”, che garantisce un’enorme attrattività internazionale».
Christian Solinas e Nello Musumeci, inoltre, si rendevano disponibili a coprire con le risorse regionali l’acquisto preferenziali di più dosi o la prenotazione di vaccini aggiuntivi come il russo Sputnik.
«La stagione turistica è alle porte e non possiamo permetterci un danno economico che metterebbe sul lastrico migliaia di famiglie. Oggi, la grande incertezza generata dalle posizioni contraddittorie assunte da EMA sui vaccini AstraZeneca sta determinando paure e rifiuti in misura altissima da parte della popolazione, che rischiano di pregiudicare il Piano Vaccinale – concludono i due governatori – . Per questo ribadiamo la nostra totale disponibilità e chiediamo al Presidente Draghi di poter acquistare dosi Pfizer, Moderna, J&J o Sputnik anche a nostre spese, pur di raggiungere l’obiettivo di una piena immunizzazione delle nostre Isole».
Lo scontro
Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, auspica che il ministro Garavaglia rigetti la proposta:«Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre” e “piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo».
Sulla stessa linea anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Oggi mi hanno chiesto cosa ne penso delle isole Covid free – ha spiegato – e ho risposto che sono ‘a favore’, e la nostra isola si chiama Veneto. Perché, non esiste che io vada a immunizzare una località a scapito delle altre: tutti i miei veneti devono essere vaccinati. Non si sottraggono vaccini agli altri per vaccinare determinate aree. Inoltre, c’è un aspetto etico e di programmazione: secondo la direttiva dobbiamo vaccinare i più anziani, e invece per fare un progetto Covid free bisognerebbe vaccinare anche i 20enni e i 30enni».
Giorni fa, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia aveva mostrato interesse nei confronti dell’immunizzazione delle Isole, una modalità che aveva già prodotti i primi risultati in Grecia.
E.G.