“Morte bianca” di Orazio Savoca. Rinviati tutti a giudizio
Il Gup Giuliana Sammartino, per la terribile vicenda della “morte bianca” dell’operaio Orazio Savoca. (v.link) ha rinviato tutti a giudizio al 7 ottobre prossimo, davanti la Prima sezione monocratica del Tribunale di Catania.
La tragedia avvenne l’ 8 agosto del 2012
Orazio Savoca, 26 anni, operaio, morì in un cantiere del centro storico, cadendo da dieci metri di altezza. Una morte per la quale fu aperta dalla Procura della Repubblica un’inchiesta. I sindacati parlarono subito di “omicidio”.
La Procura della Repubblica (con il Pm Rosaria Molè) ha chiesto al Gup Giuliana Sammartino il rinvio a giudizio per cinque persone: i proprietari e committenti dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’immobile di via Tripoli, Francesco Buscema e Marta Bosco, i datori di lavoro e amministratori della “Cema”, impresa appaltatrice da cui dipendeva l’operaio Bruno Weiro Silvano Borghi e Piera Ninfa e il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione dei lavori designato dalla committenza in relazione alle opere di demolizione e ricostruzione dell’immobile Giorgio Gugliotta. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo (a Borghi e Ninfa sono contestate anche una serie di violazioni al testo unico in materia di sicurezza sul lavoro).