Un virus contagioso che continua ad diffondersi con grande velocità, nelle nuove varianti. Si inizia a ritornare ad uno stato di pseudo normalità, con la fine dello stato di emergenza, ma cosa accadrà nel periodo pasquale? Una domanda che si pongono migliaia di italiani.
Intanto ricordiamo che fino al 30 aprile, le mascherine saranno obbligatorie al chiuso. Restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte.
Mascherina chirurgica anche a scuola, bar e ristoranti. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi.
Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i soggetti fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa sport.
Dal primo maggio, tutto questo dovrebbe cambiare, anche se ancora non si hanno certezze.
Secondo alcune indiscrezioni, il ministro Roberto Speranza sarebbe favorevole a un mantenimento dei dispositivi al chiuso, mentre Palazzo Chigi vorrebbe mandare un nuovo e definitivo messaggio di ritorno alla normalità al Paese.
C’è però un dato incotrovertibile: l’alta contagiosità di Omicron, ancora più infettiva nella sua seconda versione.
Dall’altra parte la convivenza con il virus è inevitabile, perché il Sars-cov-2 non scomparirà, almeno per il momento. Il rischio è che i contagi esplodano come in Gran Bretagna.
Intorno al 20 aprile si deciderà se prorogare o meno l’obbligo di mascherina al chiuso.
Secondo uno studio dei Cdc americani, con la mascherina Ffp2 al chiuso la possibilità di contagio si riduce dell’83%, con la chirurgica del 66% e con quelle di tessuto del 56%.