Occupazione a Catania: 74 lavoratori Oda rischiano il posto
Settantaquattro persone rischiano di perdere il lavoro: il primo agosto l’incubo potrebbe diventare realtà.
La procedura è partita e i lavoratori dell’ “Oda”, l’ Opera Assistenza Diocesana” manifestano tutte le loro preoccupazioni: stamane hanno protestato davanti all’Arcidiocesi (la Chiesa catanese che ha indicato il presidente dell’Oda, monsignor Alfio Russo), domani andranno sotto la Prefettura e venerdì davanti al comune.
Chiesti incontri per scongiurare il rischio licenziamento, che si aggiunge ai mancati stipendi da sette mesi!
Oggi, davanti alla sede dell’Arcidiocesi accanto ad una trentina di lavoratori c’erano Laura Bonifacio responsabile provinciale Cobas formazione e Giuseppe Milazzo coordinatore regionale dello Snals Confsal, settore formazione professionale. “Non hanno aperto alcun tavolo sindacale” –ha detto la prima. “Vogliamo un incontro con monsignor Russo. Chiediamo il ritiro della procedura e che i lavoratori vengano pagati” -ha detto il secondo.
Ma perché questa crisi? Le motivazioni sono legate alla presunta mancanza di commissioni: la Regione non le assicurebbe. In soldoni, mancano i soldi. Sembrerebbe, quindi, che in previsione della mancanza di fondi, l’Oda licenzierebbe. Commissioni significa corsi per disabili, per disoccupati, in genere per soggetti svantaggiati. “Le commesse ci sono”-sostiene Milazzo. Allora, perché licenziare?
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