Mafia negli affari di Isola Bella: in totale 43 indagati

Chiusa l’inchiesta che ha disvelato le infiltrazioni mafiose nel business estivo di Isola Bella da parte dei clan Cappello-Cintorino e Santapaola-Ercolano.
In totale sono 43 gli indagati della Dda etnea accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, rapina, usura, intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori e spaccio di stupefacenti. L’operazione, denominata “Isola Bella” come l’area in cui avveniva “la richiesta del pizzo”, ha coinvolto due clan che sebbene “nemici” erano riusciti a stringere proficui affari insieme. Ossia il clan Cintorino, vicino alla Cappello, e la famiglia Santapaola-Ercolano.
I Cintorino gestivano un vero e proprio regno a Calatabiano, oltre che le varie piazze di spaccio tra Taormina e Giardini Naxos. Ma, il business estorsivo consumato a danno dei piccoli imprenditori che gestivano le escursioni turistiche effettuate con le barche da diporto, fruttava quasi 20mila euro al giorno. Un guadagno che però, doveva essere diviso con i santapaoliani. Inizialmente, la Guardia di Finanza aveva arrestato ben 31 soggetti tra cui l’ergastolano Mario Pace, storico componente del clan Cappello. Adesso il numero degli indagati si alza ben 43 coinvolti.
E.G.