Restituzioni M5S ARS: un impegno parziale?
1.870.454,18 euro è la cifra caduta nell'oblio.

I conti non tornano e la matematica, si sa, non è un’opinione.
Durante la scorsa legislatura regionale, il gruppo M5S ARS avrebbe accantonato 3.590.454,18 euro: è quanto emerge nel riepilogo delle restituzioni regionali pubblicato sul sito ufficiale tirendiconto.it. L’impiego del tempo verbale condizionale perché non esiste una tracciabilità dei bonifici, e all’utente medio come noi è d’obbligo affidarsi alla buonafede dei pentastellati che, sin dal loro ingresso nelle istituzioni, hanno dichiarato guerra agli sprechi della kasta “restituendo” le eccedenze delle loro indennità e parte della diaria in progetti di pubblica utilità, almeno secondo loro.
Veniamo ai progetti sino ad oggi finanziati dall’associazione M5S Sicilia.
Un milione di euro è stato donato al fondo per il Microcredito destinato alle PMI dell’isola, progetto istituito dalla Fondazione di Comunità di Messina che ha curato le pre-istruttorie del fondo ad eccezione di quelle collegate al fondo Jeremy Sicilia, affidate invece a Impact Hub. A vagliare definitivamente le pratiche e a erogare i finanziamenti, Banca Etica: specificare questi passaggi risulta doveroso se consideriamo che nell’immaginario collettivo il fondo del Microcredito siciliano è stato impropriamente attribuito al gruppo parlamentare M5S – ARS.
300.000 euro sono andati alla realizzazione della Trazzera di Caltavuturo, passaggio impiegato provvisoriamente e con tutte le criticità del caso dopo il crollo del Viadotto Hymera sulla CT – PA.
360.000 euro sono stati impiegati per il progetto di rigenerazione urbana “Boom – Polmoni Urbani”.
30.000 euro sono stati donati a Casa Guarascio per permettere alla famiglia di avere la somma necessaria, sebbene già raccolta in precedenza anche con l’aiuto della trasmissione televisiva “Servizio Pubblico” attraverso le libere donazioni dei cittadini, per rientrare in possesso dell’immobile pignorato.
30.000 euro sono stati utilizzati per le borse di studio da assegnare ai giovani sportivi disabili.
Inutile dimenarsi con malpensanti congetture clientelari quando qualcosa di più eclatante è di fatto sotto ai nostri occhi: in totale il M5S ARS, dei 3.590.454,18 euro accantonati, ne ha impiegati solo 1.720.000 euro, poco meno della metà.
E il 1.870.454,18 rimanenti? Misteri grillini, che in trasparenza non se la cavano affatto bene.
Si pensava a un “Restitution Day” a chiusura della campagna elettorale come consuetudine grillina, e invece siamo stati lasciati con questi nostri dubbi.
Le rimanenze sono state utilizzate per caso nella campagna elettorale regionale? Eppure il loro mantra è sempre stato per la politica a costo zero. Pensano di impiegare una parte di questa somma per aiutare Beppe Grillo a coprire le spese legali delle cause avviate contro di lui dagli attivisti sul territorio nazionale? O finanziano dalle restituzioni la piattaforma Rousseau? Oppure pensano di rientrare in possesso di questa consistente somma sebbene, anche per statuto associativo, non possono redistribuire gli utili tra i soci?
Vero: non sono tenuti a pubblicare il bilancio, ma sarebbero tenuti, in quanto associazione, a convocare l’assemblea dei soci (perciò degli iscritti) per l’approvazione annuale. È mai avvenuto nulla di tutto ciò? E chi sono gli iscritti? Stando alla Legge del 25 gennaio 1982 n.17, la cosiddetta Legge Anselmi, sussistono gli elementi che ci permettono di affermare che l’associazione M5S Sicilia è un’associazione segreta, vietata tra l’altro dall’art.18 della costituzione.
Inoltre, c’è da comprendere come mai i parlamentari regionali ARS non rendicontino sul sito comune con le altre regioni.
Ecco in cosa consiste lo “statuto speciale” dei grillini siciliani: effettuare bonifici con discrezione alla loro stessa associazione.