La storia una figura tragica: un uomo che viene illuso, deluso e ingannato, a cui viene distrutto il sogno e sprofonda nel dramma. Si tratta del Don Quijote di Loris Petrillo, in scena al Teatro Libero di Palermo dal 15 febbraio, con repliche il 16 e il 17 febbraio alle ore 21:15.
Il cavaliere folle, raccontato da Petrillo, è un personaggio che mostra il problema di fondo dell’esistenza: la profonda delusione che l’uomo subisce di fronte alla realtà quando questa deturpa e annulla l’immaginazione, le aspettative, il sogno, la realizzazione di un progetto. Non è, dunque, difficile provare forte empatia e identificarsi in lui, oggi.
È la narrazione della quotidiana lotta contro una società decadente che rende tutti noi eterni cavalieri: questo il leitmotiv del Don Quijote contemporaneo, dove vengono affrontati i tempi più profondi dell’esistenza umana in modo anche grottesco ed esilarante. Un inno alla resistenza, al coraggio, un monito per combattere la delusione che la realtà può porci di fronte agli occhi, dove forse solo un po’ sana follia può consentire l’accesso alla vera essenza della vita.