Il 2022 del Catania è stato un anno ricco di alti e bassi. Dal buio più profondo del fallimento il Catania è tornato a vedere la luce e con lui anche tutti i tifosi rossazzurri. Per poter rinascere e risalire però si deve sempre toccare il fondo e il Catania ha vissuto, in quest’anno che volge al termine, la sua pagina più triste, la pagina che ha, inevitabilmente, chiuso un ciclo per riaprirne uno migliore.
La fine del Catania 1946
Gennaio 2022 si apriva con una società in piena crisi e con una squadra, guidata dall’eroico Baldini, che nonostante tutte le difficoltà cercava di fare in campo ciò che era chiamata a fare. La squadra però non era mai da sola, sostenuta incondizionatamente dai suoi tifosi. Un binomio che è stato, in quei lunghi mesi, un faro e che ha guidato Baldini, Izco e compagni a compiere imprese forse inimmaginabili. Nei primi mesi del nuovo anno, mentre si parlava più di extracampo che di altro, con i tifosi più sulle scale del tribunale che sugli spalti del Massimino, i rossazzurri erano arrivati ad un passo quasi dal sogno playoff.
Ma nel calcio, come nella vita, a volte crederci non basta. Il mese di aprile segna la fine, la morte del Calcio Catania 1946 dopo 75 anni. Alla vigilia di Catania – Latina i rossazzurri vengono esclusi dal Campionato di Serie C a sole tre giornate dalla fine. Rabbia, indignazione, delusione con le eloquenti immagini di migliaia di tifosi a Torre del Grifo per salutare e ringraziare squadra e tecnico tra cori e lacrime.
La rinascita
Toccato il punto più basso si poteva solo risalire. Il calcio a Catania non poteva morire così, non poteva sparire in una città legata in modo indissolubile al pallone e la rinascita porta il nome di Ross Pelligra. A fine giugno l’imprenditore australiano sbarca sull’isola e da il via a una nuova pagina del Catania. La rabbia e la delusione lasciano in poco tempo spazio a un rinnovato entusiasmo che poggia su basi ben solide. Il progetto di Pelligra, non incentrato solo sul calcio ma ampliato a tutta la città etnea, incanta tutti. I tifosi ritrovano la fiducia sul futuro, lasciano ogni dubbio alle spalle e, giorno dopo giorno, iniziano ad avvicinarsi al neo Catania SSD. La società è solida con Grella braccio destro di Pelligra e figure ben selezionate (dal direttore sportivo Laneri al direttore generale Carra e al ritorno di Marco Biagianti in qualità di team manager).
Record su record
Il Catania rinasce dalle sue ceneri e centra il record di abbonati in Serie D con più di 11 mila tagliandi acquistati. Un risultato incredibile visti i fatti dei mesi precedenti. Le scelte della società per creare una rosa che non abbia rivali in Serie D fanno centro. I ritorni di Lodi, Russotto, Sarno, Sarao, Rizzo, Lorenzini insieme agli arrivi di De Luca, Jefferson, Giovinco, Rapisarda, Somma e Litteri conquistano i tifosi. A settembre viene presentato il Catania SSD al Massimino di fronte a 7 mila supporters rossazzurri e si da il via al nuovo corso. Pochi giorni dopo il debutto in campionato in quel di Ragusa e, a fine mese, l’esordio contro il San Luca al Massimino con quasi tutti i settori sold out. Il Catania vince, convince e vince ancora. 9 successi di fila, 9 vittorie in 9 incontri casalinghi, squadra che chiude l’anno con la vittoria sul Trapani, 10 punti di distacco dalle seconde, una sola sconfitta, 3 pareggi.
Numeri importanti di fronte a cornici di pubblico che domenica dopo domenica hanno riempito non solo il Massimino ma tutti gli stadi in trasferta facendo sempre la differenza.
“Melior de cinere surgo” è il motto del nuovo Catania. E come dargli torto. Il calcio a Catania è rinato nel modo migliore possibile e il 2023 non potrà che portare a nuovi successi.