Sempre più spesso ormai sentiamo parlare di medicina alternativa, rimedi naturali, di medicina energetica, olistica, naturopatia, omeopatia e tant’altro.
Per quanto queste possano essere ormai validissime alternative riconosciute dalla comunità scientifica, e non solo, ancora purtroppo tanta è la diffidenza verso queste pratiche. La somministrazione di un farmaco sembra essere sempre l’unica valida possibilità.
In un mondo fatto di continue ricerche su google, dove tutti sembrano avere una laurea in medicina, virologia o dermatologia, auto somministrarsi un farmaco, anche semplicemente un anti dolorifico, è la pratica più comune.
Al di là di quelle che possono essere le prime e giuste esitazioni, esiste un mondo fatto anch’esso di ricerca e medicina che approfondisce la tematica della cura del corpo attraverso cure appunto “alternative” e spesso preventive. Si tratta di scendere più a fondo, cercare di comprendere le ragioni nascoste e silenti che stanno dietro un determinato disagio o una malattia. Cercare di conoscere se stessi, il proprio percorso sin dal grembo materno.
Kinesiologia
Cercando il termine su Google, tante sono le definizioni da me trovate. Tante però sono abbastanza generiche, anche fuorvianti. Questo non può che creare ulteriore diffidenza.
Abbiamo cercato di avere delle informazioni più dettagliate dal Dott. Manuel D’Urso, chinesiologo e posturologo del Centro Tecnico Ortopedico Kineo di Catania.
«La Kinesiologia nasce da un’evoluzione dell’educazione motoria. Nel tempo ha subito delle ulteriori evoluzioni soprattutto con l’arrivo dei corsi di studio triennali (ad esempio scienze delle attività motorie e sportive, all’interno della facoltà di Medicina). Proprio la parola kinesiologia deriva dal greco kines che significa movimento. E’ una scienza che studia il movimento attivo dell’essere umano. Grazie all’ultima riforma dello sport, con firmatario Draghi, sono state istituite figure come il kinesiologo. Pertanto per la pratica è necessario essere un professionista che ha conseguito il titolo di studio con corso di laurea minimo triennale. La kinesiologia si divide principalmente in tre campi: kinesiologia di base, kinesiologia dell’attività fisica adattata (con patologie croniche stabilizzate) e kinesiologia sportiva. Si tratta di intervenire attraverso esercizi, lavorando con la posturologia e la biomeccanica.»
Osteopatia
Per l’osteopatia abbiamo scelto il Dottor Andrea Scalia dell’ICOM, Istituto di Osteopatia Catania.
«L’osteopatia nel 2018 è entrata tra le professioni sanitarie (legge 3/2018). L’osteopatia si occupa del corpo nella sua totalità, come un’unità. Bisogna comprendere che un dolore, una problematica alla caviglia, può comportare altre problematiche ad esempio alla colonna vertebrale. L’obiettivo dell’osteopatia è quello di intervenire sulle disfunzioni per evitare che un problema biomeccanico possa trasformarsi in patologia. L’osteopatia è anche prevenzione ed è importante sottolineare che non si utilizzano farmaci. Importante ristabilire la giusta mobilità dei tessuti ottenendo così un feedback positivo dal sistema nervoso.»
Discipline Bio Naturali
Oltre tutto ciò che oggi è riconosciuto anche da titoli di studi universitari, c’è anche un altro mondo fatto di fiori, pietre, cristalli, vibrazioni. Un mondo a contatto con la natura e con l’energia, quel mondo di cui siamo fatti e che dalla nascita ci circonda ma che spesso sottovalutiamo.
Marina Covelli è un operatore shiatsu del Centro discipline Bio Naturali Associazione Me. Lei si occupa di trattamenti energetici, cristalloterapia, aromaterapia, terapia DIAPASON. Marina Covelli ci tiene molto a specificare che un terapista come lei non cura, ma aiuta e sostiene senza mai sostituirsi alla figura del medico.
«Noi non curiamo, non siamo medici. Sosteniamo. Sono dei trattamenti attraverso i quali le persone iniziano a muovere il sistema nel suo insieme, attuando un miglioramento della condizione fisica attraverso un atteggiamento positivo e propositivo. Lavoro tanto anche con la floriterapia e con le memorie dei fiori aiutando l’individuo a livello emozionale. Non diamo cure. Dovrebbe essere una collaborazione quella tra noi e i medici, ma spesso questo non avviene. Chi viene da me nella maggior parte dei casi soffre di dolori alla schiena piuttosto che al collo, quindi quello che faremo sarà cercare di armonizzare l’apparato scheletrico. Durante il massaggio inoltre cerchiamo di comprendere il perché di quel dolore. Quali sono le ragioni a livello emozionale, perché il corpo non nasconde nulla. Attraverso caratteristiche e blocchi che io individuo lavoriamo insieme alle persone sulle ferite, ferite che possono aver avuto origine sin dal grembo materno.»
Niente stregoneria insomma. Una semplice, ma accurata analisi delle proprie emozioni per cercare di sbloccare quelli che possono essere dei nostri limiti o delle nostre ferite che come un macigno pesano sul nostro corpo, sulla nostra schiena ma soprattutto sul nostro “essere”.