Le stranezze che la cassiera di un supermercato può raccontare sono molte! Diversi i vizio dei clienti, diverse le scene bizzarre alla quale la cassiera assiste. Sicuramente si potrà scherzare sui clienti che hanno il vizio di leggere gli ingredienti di ogni prodotto che ripongono nel carrello. Faranno bene o male?
Alcuni clienti rimangono fermi dinanzi gli scaffali, impegnati nella lettura degli ingredienti di prodotti di ogni genere. Molti devono farlo per via delle intolleranze, alcuni lo fanno perchè seguono linee alimentari ben precise mentre per altri è soltanto un’abitudine. Ci sono clienti che leggono le etichette di tutto, davvero di tutto e poi si rivolgono alla cassiera per comprenderne la composizione!
In realtà sarebbe bene farlo per tutelare la salute da componenti che in realtà la nuocciono e che allo stesso tempo rendono accattivante e gustoso il prodotto in vendita. Infatti, i non-compulsatori di etichette si perdono scoperte fascinosissime come gli ingredienti dei preparati per budini: gelificanti, aromi artificiali e coloranti che rendono il latte un globo gelatinoso alla vanillina colorato di giallo. Assurdo ma vero!
Immaginate la situazione alle casse adesso che molte aziende produttive di alimenti di prima necessità hanno inserito tra gli ingredienti gli insetti. A dire il vero questi erano già presenti in passato in diversi alimenti. Basta pensare che lo spritz, il drink di aperitivo per antonomasia, deve il suo tipico colore arancione proprio a diversi insetti, essiccati e ridotti in polvere: la cocciniglia. Lo sapevate? Il panico: “Signorina mi dica, non vendete mica alimenti che contengono insetti? “ ..Ehm, come rispondere?
Ci sono poi quei clienti che non si accontentano di leggere le etichette ma scansionano il codice a barre di prodotti alimentari e cosmetici decifrando e analizzando nel dettaglio i loro componenti. L’app utilizzata per fare ciò valuta l’impatto sulla salute dei prodotti tramite indicatori colorati che vanno dal verde al rosso. Ad utilizzare questo genere di app sono i clienti più facoltosi e dinamici. Loro, rivolgendosi alla cassiera, chiederanno: “Signorina questa crema per il viso contiene silicone e paraffine, dovreste evitare di venderla” ed anche qui la cassiera tace!