Estate 2021 da ricordare per l’Italia sportiva. A dir la verità, ad aprire le danze poco prima del periodo estivo era stato il successo dei Maneskin all’Eurovision Song Contest. Un primo posto ipotecato grazie alle votazioni da casa, dopo che la giura di qualità aveva relegato il gruppo rock soltanto al quinto posto. Da lì un crescendo spaventoso di prestazioni, col settore sportivo che ha dato il meglio di sé dopo un’annata tribolata dalla pandemia.
L’emozione più rumorosa e coinvolgente, nonchè la prima, è stata sicuramente quella della Nazionale di Calcio, al grido di “It’s Coming To Rome”. La vittoria per 4-3 a Wembley contro l’Inghilterra praticamente padrona di casa ha allietato la clamorosa beffa dovuta alla mancata partecipazione al Mondiale 2018. Affermazione raggiunta sfatando ancora una volta il tabù dei supplementari e dei rigori (ad Euro 2000 fu il “golden gol” di Trezeguet a distruggere i sogni azzurri).
Il mese di agosto si è aperto col botto: Gianmarco Tamberi, col salto in alto, ha superato quota 2.30, mandando in visibilio il pubblico assiepato davanti alle tv di tutta Italia. Un segno del destino: la vittoria in ex aequo con l’amico Barshim ha avuto un doppio significato. Entrambi, infatti, erano reduci dallo stesso infortunio patito alla caviglia ed hanno condiviso il primo posto accordandosi davanti ai giudici di gara. Tamberi ha quindi portato con sé nei festeggiamenti il “feticcio” del gesso che gli aveva negato la partecipazione alle Olimpiadi del 2016. Si è davvero chiuso un cerchio, con una favola a lieto fine.
E solo dieci minuti il trionfo di Tamberi, Marcell Jacobs riscriveva la storia in una disciplina da sempre avversa ai colori azzurri come i cento metri. La vittoria al fotofinish (di corto muso, per appena un centesimo di secondo) ha regalato un insperato successo al tricolore. Nessun italiano, infatti, era mai riuscito mai ad approdare in finale, lui oltre ad arrivarci ha sbaragliato la concorrenza portando a casa addirittura la medaglia più ambita. Pareggiato il tempo di Usain Bolt (9″84).
Sempre nel campo dell’atletica, oro memorabile per l’Italia pure nella staffetta 4×100 maschile. A fare la parte del leone è stato Filippo Tortu, protagonista dello sprint finale con uno stile di corsa pulito e incisivo. Patta e Desalu hanno gestito alla lettera i primi due cambi, mettendo nelle migliori condizioni i colleghi Jacobs (penultimo cambio) e Tortu (ultimo cambio).
L’italiano Matteo Berrettini non ha vinto, ma ha comunque mostrato di poter diventare uno dei tennisti più forti al mondo. Solo una medaglia d’argento alle Olimpiadi, ottenuta però contro un mostro sacro come Novak Djokovic. Il tennista serbo si è complimentato con Berrettini, “iniziandolo” ad un probabile passaggio di consegne. La storia è tutta da scrivere.
Pure la pallavolo ha regalato gioie indescrivibili all’Italia. Sia la squadra maschile che quella femminile hanno battuto rispettivamente Slovenia (3-2 al tie break) e Serbia (3-1). Gianelli ed Egonu i trascinatori delle due selezioni, entrambi eletti come migliori giocatori del torneo. E’ il terzo titolo continentale per le azzurre della pallavolo, mentre il settimo continentale per gli uomini.
Menzione speciale meritano anche le Paraolimpiadi: l’Italia si è fatta valere, portando a casa la bellezza di quattordici medaglie d’oro. Il naturale proseguimento di quanto di buono fatto alle Olimpiadi.
Infine, si sono congedati dai rispettivi sport Aldo Montano (schermidore) e Federica Pellegrini (nuotatrice, che darà l’addio al nuoto all’International Swimming League, in programma dal 26 agosto al 30 settembre a Napoli). I due lasciano dopo aver scritto pagine indelebili di storia sportiva a tinte azzurre.