«Mettere in scena un racconto senza adattare il testo al teatro, del resto come diceva Carmelo Bene, i testi vanno ‘tolti di scena’, piuttosto che ‘messi in scena’».
E’ stato questo il senso dello spettacolo “Il mare colore del vino” di Leonardo Sciascia, che ha debuttato giovedì 30 aprile, presso la Sala Futura, del teatro Stabile di Catania, con Ninni Bruschetta, che ne ha firmato anche la regia.
Si tratta del terzo appuntameno del progetto Sciascia. voluto dal direttore dello Stabile Luca De Fusco
Una raccolta di racconti scritti da Sciascia tra il 1959 e il 1973 e usciti su giornali, riviste e antologie, tutti ambientati in Sicilia e con protagonisti siciliani.
«Capovolgendo il senso, il racconto di Sciascia -racconta Bruschetta – diventerà teatro portando con sé i contenuti, il linguaggio e l’atmosfera del racconto stesso. Ma soprattutto l’interpretazione interiore dei personaggi, che il testo teatrale consegna all’intuizione dello spettatore e che, invece, qui diviene azione».
Sul palco con l’attore amato anche dal grande pubblico televisivo e cinematografico, Antonio Alveario, Alessandra Fazzino, Lydia Giordano, Luca Iacono, Alessandro Romano.