Incubo Big One sui social. L’INGV: “Una previsione di tipo deterministico è impossibile”
L'intervista a Eugenio Privitera, direttore INGV di Catania

La terra trema a Catania ed è subito panico tra gli abitanti che temono il ‘Big One‘, la madre di tutti i terremoti. L’allarme scatta sui social nei racconti degli utenti che hanno avvertito l’evento sismico.
È un rischio che davvero si corre nella Sicilia orientale? Lo abbiamo chiesto a Direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, il dott. Eugenio Privitera.
Direttore, l’importante scossa di terremoto che ha interessato nella mattinata la provincia di Catania potrebbe annunciare uno sciame sismico di entità superiore?
“Nessuno al mondo è in grado di prevedere i terremoti. Quindi, proprio perché non si possono prevedere i terremoti oggi non si possono escludere delle recrudescenze del fenomeno. Non si può né affermare e neppure escludere”.
Quindi non possiamo prevedere nemmeno l’incubo Big One?
“Una previsione di tipo deterministico, pur conoscendo la posizione, la profondità, l’energia e ovviamente il tempo di accadimento, è impossibile. Però abbiamo delle conoscenze di tipo geologico quindi sappiamo che l’area della Sicilia orientale ma anche l’area degli Iblei non ha niente a che vedere con questo terremoto. Quest’area è stata infatti caratterizzata in passato da forti terremoti. L’ultimo è stato quello del 1693 che ha distrutto anche Catania e che si configura come il più forte terremoto mai avvenuto in Italia e in epoca storica. Ma ribadisco: non abbiamo nessuna capacità di prevedere questi eventi”.
Per quanto riguarda invece la prevenzione?
“L’unica difesa che abbiamo dal terremoto è la prevenzione. Noi dobbiamo pensare al terremoto non solamente quando questo si verifica perché, anche se riuscissimo a salvare vite umane avremmo infrastrutture, commercio e società distrutte. Quindi dovremmo pensare al terremoto sempre, mediante delle politiche di prevenzione e cercando di costruire dei palazzi che siano adeguati a resistere a questo tipo di sollecitazioni che tanto lo sappiamo: prima o dopo ci saranno”.