Mentre il fuoco divorava la struttura dell’ex raffineria di zolfo, al viale Africa, sull’altro marcipiede dell’arteria è arrivato l’architetto Giacomo Leone. Volto conosciutissimo, noto professionista di Catania, progettista di tante opere, anche della ristrutturazione prevista e mai realizzata della struttura andata a fuoco, Leone ha accettato di rispondere a qualche nostra domanda.
E sono arrivate “parole di fuoco”. Eccole:
“questo è un crimine dell’irresponsabilità dell’amministrazione comunale, in testa il sindaco Bianco”
Per quale motivo?
“Perché ho scritto decine di raccomandate, non mi hanno mai risposto e di canto ci sono ancora
tre milioni da spendere su questo capitolo. E’ una vergogna”
Si doveva ristrutturare?
“Certo, c’erano i soldi”
Per fare cosa?
“Si completava un centro di cultura, ma all’amministrazione non importa la cultura, importano le porcherie, il piano urbanistico del Pua, importano tutte le altre cose, importano le grandi criminalità ambientali, devono andarsene Bianco e compagni”.