Due medici in servizio presso l’ospedale di Licata sono stati citati in tribunale dai genitori di una ragazza cui avrebbero “per imperizia, imprudenza e negligenza” asportato l’utero e le ovaie (isterectomia totale). L’udienza è fissata presso il tribunale di Agrigento, il 28 maggio. I fatti risalgono al 31 gennaio del 2006.
Il risarcimento danni richiesto è di 1.942.145 euro.
I familiari della ragazza avevano anche avviato un procedimento penale contro i due medici. La sentenza di primo grado ha assolto due medici per non aver commesso il fatto e, riconoscendo la condotta colposa quale causa dell’evento dannoso, ha previsto la condanna a 4 mesi di reclusione per due sanitari e il risarcimento danni alle parti civili costituitesi.
I genitori della minore adesso hanno citato l’Asp e due dottori a comparire – l’udienza è stata, appunto, fissata per il 28 maggio – davanti al tribunale per accertare e dichiarare che le lesioni riportate “sono esclusivamente imputabili ai sanitari con la conseguente condanna in solido al risarcimento del danno o in subordine della sola azienda sanitaria provinciale”. L’Asp ha deciso di affidarsi ad un avvocato esterno.