Il video del Ministro Bonafede su Cesare Battisti. Nessuno ha chiesto se…

Piovono aspre critiche sul Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il video dell’arrivo dell’ex terrorista Cesare Battisti realizzato dallo staff e condiviso sui canali social del Ministro scatenano l’indignazione degli utenti che sparano a zero tra i commenti in favore dei diritti dell’uomo tratto in arresto e non poche sono state le polemiche sollevate dal mondo della politica. In molti lo invitano addirittura a dimettersi dalla carica che ricopre.
Quali sarebbero i diritti di Cesare Battisti violati dal Ministro?
Il ‘tribunale del web’ ha sentenziato. Il Ministro Bonafede, con il video realizzato per enfatizzare quasi cinematograficamente gli arresti di Cesare Battisti, avrebbe violato l’art. 114 del codice di procedura penale e l’art. 42 bis dell’Ordinamento penitenziario.
Nello specifico, l’articolo 114 del cpp vieta infatti «la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica».
L’articolo 42 bis dell’Ordinamento penitenziario impone invece l’adozione di «opportune cautele per proteggere» gli arrestati «dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità».
Ma il Ministro potrebbe avvalersi dell’immunità per questi reati ove venissero contestati nelle opportune sedi.
Ci sono dei diritti ai quali nessun comune mortale e tanto meno nessun “asceso intramondana” invece può sfuggire. I diritti d’autore! Quindi, la domanda che nessuno si pone è…
Il Ministro Bonafede ha pagato i diritti d’autore a Bertysolo?
Il tappeto musicale che accompagna il susseguirsi delle immagini che spettacolarizzano l’arresto del latitante è del compositore francese Bertysolo, com’è già stato riportato dai principali organi di stampa.
Eppure, se un qualsiasi utente osa pubblicare un video con musica di sottofondo, Facebook provvede solitamente al blocco e alla rimozione del video.
In che modo il Ministro è riuscito a essere graziato dalle severe leggi del noto social network?
Nulla esclude il fatto che i diritti d’autore si pagano, sempre. Anche se sei un Ministro della Repubblica Italiana. E sarebbe interessante conoscere anche questo dettaglio circa la vicenda che in questi giorni ha mantenuto i fari puntati su Bonafede.