Un alone di mistero avvolge la cittadina di Paternò. Qui nella frazione di Schettino, c’è una discesa che lotta contro le leggi della fisica e vive nella leggenda.
Il tratto si estende su una campagna pianeggiante. Ma la discesa dinanzi a cui ci troviamo, in realtà è una salita. Nel senso che, le automobili lasciate in folle e senza freno a mano non scendono bensì tornano indietro. Lo strano fenomeno attira da sempre tanti curiosi con la prospettiva di passare una serata diversa dal solito, ma anche diversi studiosi.
Da Paternò ad Ariccia
Ad oggi non c’è ancora una spiegazione ufficiale a questo fenomeno ma diverse teorie hanno preso piede nel tentativo di dare una risposta alla sorpresa che suscita questa “discesa in salita”.
Un caso analogo si registra ad Ariccia, nel percorso dei Castelli Romani lungo la statale 218 all’altezza del chilometro 11600. La strada in questione è stata denominata “la salita del diavolo” proprio perchè anche qui ogni oggetto lasciato libero di scivolare via si muove verso l’alto. Quark la nota trasmissione condotta da Piero Angela si occupò qualche anno fa del caso ricollegando il fenomeno a due ipotesi.
La prima era una “discontinuità del campo antigravitazionale” causata dalla presenza dei vulcani. Questa opzione effettivamente spiegherebbe con chiarezza quanto accade sia nei pressi di Roma che a Paternò. La seconda congettura, più vicina alla scienza, invece sostiene che si tratti di un’illusione ottica. Infatti, misurando la pendenza della strada attraverso una semplice livella ad acqua, si può constatare come l’inclinaziona del pendio sia in realtà opposta a quella che il nostro occhio invece percepisce.
La leggenda dei due fratelli
Dietro un mistero del genere, la razionalità perde la propria forza e nascono leggende dal gusto oscuro. Si racconta, infatti, che due fratelli morirono in quel tratto di strada oltre 10 anni fa. I due erano soliti rubare arance proprio tra le campagne che collegano Paternò a Schiettino. Ma un giorno, dopo uno dei loro soliti furti, i fratelli si sarebbero addormentati in auto con la marcia in folle finendo per morire annegati nel torrente posto alla fine della strada che tende a straripare in inverno a causa delle piogge abbondanti.
Secondo la leggenda metropolitana, dunque, sarebbero proprio gli spiriti dei due fratelli a spingere le auto dei curiosi che si avventurano nella “discesa in salita” al fine di evitargli il triste destino di cui sono stati protagonisti.
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