
È con due note dell’aprile 2016 che il Mise – Ministero dello Sviluppo Economico esprimeva un giudizio d’insieme positivo sulla costituzione della maxi camera di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa.
All’indomani della notizia che nel doppio filone d’inchiesta che interessa la costituzione della camera e la Sac vede indagati una decina di persone, tra cui (per l’indagine Sac) anche il sindaco di Catania Enzo Bianco, viene fuori la nota del Ministero.
Il Mise si esprime perchè viene interpellato dalle 30 associazioni filoconfindustriali che contestavano la procedura seguita per l’accorpamento da parte del commissario ad acta Alfio Pagliaro.
Trattati 5 ordini di problemi che in pratica si risolvono a favore di Pagliaro.
C’è una seconda nota emessa sempre dal Mise nell’aprile del 2016 che sembra guardare più al merito della procedura ed in particolare si legge
In assenza di una rapida conclusione delle procedure di costituzione dei consigli delle nuove camere accorpate entrambe le soluzioni sono suscettibili di critiche: quella oggi in atto ha, infatti, l’evidente controindicazione di determinare il rischio di un prolungato mantenimento in vita dei commissariamenti già in essere e il determinarsi di nuovi commissariamenti che potrebbero sottrarre un numero crescente di camere di commercio alla loro autoomia ed alla normale dinamica del ricambio della rappresentatività dei consigli portandole nell’orbita di una diretta amministrazione regionale; invece, un eventuale intervento normativo di proroga dei consigli in carica, sempre in assenza di tale rapida conculsione delle procedure, potrebbe apparire come strumentale alla continuità di posizioni di potere locale non più supportate da un’effettiva rappresentatività dei dei territtori di riferimento.