“Il lupa e la luna” con Lello Analfino e Salvo Piparo, sarà in scena domani, mercoledì 15 marzo alle ore 20,45 a Sala Futura.
I due istrionici artisti saranno per la prima volta insieme a raccontare la storia vera e straordinaria, ritrovata e scritta da Pietrangelo Buttafuoco, Analfino con le musiche originali e Piparo con la tecnica del cunto.
La trasposizione teatrale invece avrà anche la prestigiosa firma di Valentino Picone.
Una storia in forma di “cuntu”, l’antica forma di narrazione orale della Sicilia, e narra le vicissitudini e le peregrinazioni del messinese Scipione il Cicalazadè.
Giovane vigoroso e intelligente, viene sottratto dodicenne dai pirati al padre, il Visconte Cicala, portato in dono al Sultano e educato alla sua corte, fino a divenire, in qualità di Prescelto, il comandante degli eserciti Ottomani di terra e di mare.
Il suo destino è fatto di battaglie, conquiste, bottini, ma anche di nostalgia per la sua terra d’origine e per sua madre, donna Lucrezia, una montenegrina nata nell’Islam.
C’è un lupo al fianco di Scipione guerriero, e lui stesso è lupo nel profondo, e la sua voce è l’ululato della passione, del tradimento, della rabbia, dell’utopia: quella di Tommaso Campanella, i cui congiurati Scipione incontra e aiuta; quella dell’amore, che si incarna per lui in una dama fatta Luna; quella del ritorno in patria, occasione del ritrovamento degli affetti familiari ma anche – per lui che è il capo del più potente dell’ esercito musulmano – di un grande scontro con il cattolicissimo fratello Filippo.
E poi, come in un circolo magico, un nuovo ritorno al Monte Altesina, là dove lo attende la dama fatta Luna e lo spirito guerriero del lupo potrà trovare finalmente riposo.