Il consiglio di un boss a Niko Pandetta: “Fatti un tatuaggio di Falcone e Borsellino”

“Fatti un tatuaggio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e si risolvono tutte cose”. Il consiglio arriva direttamente da un famoso boss per Niko Pandetta, famoso cantante neomelodico e nipote di Turi Cappello in regime di 41 bis. È questa una delle frasi intercettate nell’indagine a Borgo Vecchio.
Ma Pandetta, durante i suoi live nonché in alcune strofe delle sue canzoni, non dimentica mai di esaltare la figura dei carcerati
“Zio Turi io ti ringrazio ancor e tutt chill c faj p me. Si stat tu a scol e sta vit ca me mbarat a campà cu l’onore. P colpe e chisti pentit staje chius là dind o 41 bis” si ascolta in una strofa di una celebre canzone del neomelodico, “Dedicata a te”. Lo stesso, inoltre, aveva rilasciato un’intervista nella trasmissione Realiti, nel 2019, dove evidenzia il suo affetto ai detenuti in regime di 41 bis.
Niko Pandetta, pertanto, è sempre stato al centro di diverse polemiche per la sua vicinanza alla mafia, che spesso gli sono costate il divieto di esibirsi. Tanto che l’amico e boss Jari Ingarao per fare ridecollare la musica di Pandetta “invita” i commercianti del rione Borgo Vecchio a sponsorizzare il suo concerto. Era il 2019, la festa in onore di Sant’Anna, necessitava di un intrattenimento musicale. E il comitato che sceglieva i cantanti era controllato dalla mafia. Inoltre, per pagare gli artisti si usava la vendita dei biglietti, imposti, quindi, a tutti i commercianti. Parte dei ricavi erano destinate alle casse del clan.
La strategia, però, prevedeva anche la strumentalizzazione tramite inchiostro su pelle, dei due giudici uccisi, per volere della Mafia.
G.G.