Il 7 giugno giudizio immediato per Maesano

Il gip decide il giudizio immediato per l’ex sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano, Orazio Barbagallo e Giovanni Cerami. La data fissata è il 7 giugno prossimo.
Il giudice per le indagini preliminari accoglie la richiesta presentata dai Pm Tiziana Laudani e Antonella Barrera che indicano i tre imputati responsabili del reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.
Ascenzio Maesano è assistito dagli avvocati Enzo Mellia e Giuseppe Marletta quest’ultimo rappresenta in giudizio anche Orazio Barbagallo. Attilio Floresta è invece il difensore dell’imprenditore Giovanni Cerami.
Nel decreto si legge che
Ascenzio Maesano nella qualità di sindaco di Aci Catena, Orazio Barbagallo, quale dipendente del medesimo ente con la qualifica di vice capo della ragioneria generale e poi quale capo, quindi come pubblici ufficiali in concorso tra loro, con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso, ricevevano da Giovanni Cerami amministratore unico e socio prima della “la Sisco srl” poi denominata “Halley srl diverse somme di denaro e altre utilità, tra cui una prima somma di 4.000 euro ed una ulteriore di pari a 15.000 euro per avere compiuti atti contrari ai doveri di ufficio.
In particolare per aver affidato sistematicamente alle società in capo a Cerami il servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software ed hardware del comune per oltre 10 anni mediante il ricorso illegittimo del “rinnovo del contratto” ed in violazione del divieto di frammentazione dell’appalto per un importo complessivo pari a 400.000,00 euro.
Per aver garantito alla Halley l’aggiudicazione del progetto esecutivo “home care” finanziato dall’Unione Europea per l’importo di euro 250.000,00, attraverso l’assegnazione di un punteggio ingiustificatamente superiore all’offerta tecnica presentata dalla società in pregiudizio dell’offerta tecnica presentata dalla concorrente Telecom e nonostante l’anomalia dell’offerta economica proposta dalla Halley ingiustificatamente superiore ai 4/5 .
In più, e questo rappresenta un elemento di novità, per l’ex sindaco Maesano si segnala l’aggravante della recidiva infraquinquennale per cui l’ex primo cittadino fu condannato per altri fatti.
Tutti gli impuntati restano agli arresti domiciliari.