Giarrusso, da “iena senza paracadute” a “pagnottista” senza requisiti
A che titolo Dino Giarrusso avrebbe insegnato all'Università di Catania?

Della “dinastia poltronifica” dell’ex inviato de “Le Iene Show” ne abbiamo già ampiamente scritto. Lo abbiamo fatto quando ha annunciato la candidatura al collegio senatoriale del Lazio alle ultime politiche dopo essere stato drammaticamente trombato alle “cliccarie” dov’era candidato a sua insaputa o per sbaglio. Ma la candidatura al collegio uninominale è stata una scelta ponderata, tanto voluta da Giarrusso da rinunciare al proprio lavoro a Mediaset.
Inutile anche ribadire la tranvata ricevuta.
Dal flop elettorale all’incarico alla Regione Lazio
Dino Giarrusso da Viagrande però il paracadute non ce l’ha. E infatti, dopo le elezioni, arriva per lui l’incarico di Capo della Comunicazione affidatogli da Roberta Lombardi – capogruppo M5S alla Regione Lazio, altrimenti conosciuta come “la Faraona” alla Camera dei Deputati quando parlamentare della Repubblica Italiana. Essere a Capo della Comunicazione però, non significa essere a Capo dell’Ufficio Stampa. Stando alle regole nazionali doveva essere iscritto all’Ordine dei Giornalisti per firmare anche un semplice comunicato. All’Ordine il suo nome non compare né tra i pubblicisti e neppure tra i professionisti. Dino Giarrusso è semplicemente laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena.
Nell’attribuzione di questo primo incarico si è giocato sulla semantica, insomma. Del resto, il M5S è sempre stato ostile verso l’Ordine dei Giornalisti tanto da volerlo sopprimere, e verso i giornalisti stessi quando non in linea con le idee e le posizioni pentastellate.
Così, per i grillini, il titolo di “giornalista di inchiesta” Dino Giarrusso lo guadagna sul campo d’azione televisivo de “Le Iene Show”.
Dalla Regione Lazio al Ministero dell’Istruzione
Con la Lombardi dura molto poco. Tenta quindi la candidatura nel cda della RAI, poi si fa strada l’ambizione di diventare sottosegretario alla Cultura. Ma niente da fare, Giarrusso colleziona gli ennesimi fallimenti.
Oggi il salto di qualità. Il sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti promuove Dino Giarrusso a capo dell’osservatorio sui concorsi nelle università e negli enti di ricerca. Una figura incomprensibile, non istituzionale che può servirgli solo a guadagnarsi la pagnotta.
“Ricominciano le attività al Ministero e, in questi giorni, vi presenterò la squadra dei collaboratori che mi affiancheranno nel tanto lavoro da fare”, annuncia sul suo profilo facebook Fioramonti.
“Oggi cominciamo con una persona che, in molti, già conoscete: Dino Giarrusso. Dino è laureato in Scienze della Comunicazione ed ha insegnato all’Università di Catania, prima di diventare noto in tutto il Paese come giornalista investigativo per lo show televisivo Le Iene”.
Dal suo curriculum, Dino Giarrusso risulta laureato in Scienze della Comunicazione mentre dall’Ordine dei Giornalisti non perviene la sua iscrizione all’albo, pur vantando importanti collaborazioni con diverse testate regionali e nazionali, oltre che a “Le Iene Show”.
La domanda che in tanti si stanno ponendo è un’altra e pressoché rilevante.
È vero che Dino Giarrusso ha insegnato all’Università di Catania?
Questo è quanto dichiara sul curriculum pubblicato su scuoledicinema.com Dino Giarrusso.
Dal 2004 al 2010 avrebbe insegnato Tecnica della produzione cinematografica e televisiva presso l’Università di Catania, corso di Laurea in Scienze della comunicazione internazionale in qualità di Titolare del corso.
Per insegnare nelle Università italiane sono necessari precisi requisiti.
Anzitutto deve possedere un diploma di laurea nella materia di interesse. Deve avere ottenuto un dottorato di ricerca (da 3 o 5 anni) per poter collaborare all’interno dell’ambiente universitario. Durante il dottorato, inoltre, sono indispensabili redazioni di ricerche, pubblicazioni e libri sulle discipline di indirizzo di insegnamento scelto.
Dopo 3 anni dall’entrata in ruolo, il ricercatore viene sottoposto una prova che, se superata con esito positivo, gli permetterà di diventare ricercatore confermato. In caso di esito negativo, il ricercatore dovrà sottoporsi nuovamente alla prova. Lo step successivo prevede che si diventi professori associati mediante la partecipazione e il superamento di un concorso pubblico con il quale si potrà insegnare dalle 250 alle 350 ore annuali. Dopo aver conseguito tali ore si potrà partecipare ad un altro concorso pubblico e ottenere il titolo di professore universitario ordinario.
Dino Giarrusso, per insegnare all’Università di Catania, era in possesso di tutti i requisiti necessari? Ha seguito questo iter?
E se non lo ha seguito, a che titolo avrebbe ottenuto l’incarico?
Quella cattedra era regolare?
L’unica persona a potere rispondere ai quesiti che si stanno ponendo in molti è il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Francesco Basile che speriamo possa fugare ogni dubbio.
Sempre che di “dubbi” si possa parlare.